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Musei italiani in riapertura

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I templi dell’arte italiani riaprono i battenti ma ricordiamo che la ripartenza sarà graduale e con ingressi contingentati, prenotazioni obbligatorie, segnaletica per il distanziamento sociale e mascherine.

Iniziamo da Milano che ospita la mostra dedicata a Georges De Tour, il più celebre pittore francese del Seicento. Un artista enigmatico, che ritrae angeli presi dal popolo, santi senza aureola, e che predilige soggetti presi dalla strada, come i mendicanti. Tra i capolavori presenti in mostra spicca la commovente intensità emotiva della “Maddalena penitente”, “La lotta dei musici” e il “Suonatore di Ghironda col cane”. Georges De Tour sarà in mostra a Milano nella splendida cornice di Palazzo Reale.

Ci spostiamo nel torinese dove riapre le sue porte al pubblico il castello di Rivoli Museo di Arte Contemporanea. Le mostre che si potranno visitare sono: la collezione di Uli Sigg di arte contemporanea cinese, la mostra Giorgio Morandi e i Capolavori dalla Collezione di Francesco Federico Cerruti. Ricordiamo che la Collezione Cerruti, il nuovo polo del Museo, include quasi trecento opere scultoree e pittoriche che spaziano dal medioevo al contemporaneo, con libri antichi, legature e più di trecento mobili e arredi tra i quali tappeti e scrittoi di celebri ebanisti.

E ora a Roma dove è stata prolungata la mostra dedicata a Canova: incorniciate all’interno di un allestimento di grande impatto visivo, oltre 170 opere del maestro e di alcuni artisti a lui coevi. L’esposizione racconta in 13 sezioni l’arte canoviana e il contesto che lo scultore trovò giungendo nell’Urbe nel 1779. Attraverso ricercate soluzioni illuminotecniche, lungo il percorso espositivo è rievocata la calda atmosfera a lume di torcia con cui l’artista, a fine Settecento, mostrava le proprie opere agli ospiti, di notte, nell’atelier di via delle Colonnette. Canova. Eterna bellezza fino al 21 giugno a Roma presso Palazzo Braschi.

Sempre a Roma ha già riaperto la meravigliosa Galleria Borghese dove oltre alle opere di  straordinari artisti quali Bernini, Caravaggio, Raffaello e Tiziano è in programmazione una mostra dedicata al confronto tra le due versioni del “Suonatore di liuto”, quella eseguita per Benedetto e Vincenzo Giustiniani, proveniente dal Museo dell’Hermitage di San Pietroburgo e recentemente restaurata e quella commissionata da Francesco Maria Del Monte. Saranno riunite dunque ben otto opere che offrono l’eccezionale circostanza di attraversare tutta l’esistenza di Caravaggio, dalla prima opera certa presente in collezione, il “Bacchino malato”, fino all’ultima che aveva con sé prima di morire.

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