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Rizzoli: «Maggior rispetto tra arbitro e giocatore. Distanza prima di tutto»

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Rizzoli concede una lunga intervista dove illustra quelle che saranno le regole interne al mondo dell’arbitraggio e del var, con un accenno anche alla relazione con i giocatori in campo

Rizzoli concede una lunga intervista dove illustra quelle che saranno le regole interne al mondo dell’arbitraggio e del var, con un accenno anche alla relazione con i giocatori in campo. Intervistato da Sportmediaset, Rizzoli pensa ad un ritrovo a Coverciano una settimana prima delLa ripartenza per allenamenti e controlli medici da protocolli.

NOVITÀ IN CAMPO- Tante, come ad esempio la distanza da mantenere tra giocatori ed arbitro in caso di proteste: “Si potrà dialogare tranquillamente avendo rispetto per il direttore di gara: quindi confronto tra due persone, non uno contro quattro. Il rispetto parte proprio dalla distanza“. Chiaro è che in un momento concitato come quello della protesta, con l’adrenalina a mille, bisognerà capire come riuscire a rispettare questa regola.

SUI CAMBIAMENTI POST PANDEMIA- Nella sala VAR ci saranno solo tre figure invece di quattro, così aumenteranno le distanze interpersonali. All’interno della cabina di regia, distanziati da plexiglass e con guanti e mascherine, ci saranno VAR, AVAR e operatore mentre lo spotter, che comunicava con la regia, rimarrà all’esterno”.

SULLA FATTIBILITÀ DELLE TRASFERTE- “La priorità è avere l’arbitro giusto per la partita giusta anche se dovremo tenere in conto di come arriveranno allo stadio“.

SPIEGAZIONI DAGLI ARBITRI- “Se poi le parole vengono travisate, allora questo non favorisce l’apertura delle comunicazioni”. Rizzoli si riferisce alla frase sugli “arbitri permalosi” che era stata male interpretata da alcuni.

SULLE POLEMICHE INTER-JUVE 2018- “Non ho niente da dire se non che Orsato è un arbitro di grandissimo spessore”.

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