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Calcio. Genova unita nel derby. Stecca Napoli e la Juve scappa. Lazio-Milan: nè vincitori, nè vinti

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Il weekend calcistico dedicato alla “Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne”, si è chiusa con un derby di Genova dal sapore veramente particolare. Una città divisa dalla rivalità sportiva, ma, unita nel drammatico ricordo della tragedia del Ponte Morandi. Una tragedia purtroppo ancora viva a quasi 3 mesi e mezzo di distanza, anche per colpa di tanti deprecabili siparietti politici e imprenditoriali andati in scena. Il “Derby della Lanterna” Genoa-Sampdoria finisce 1-1: allo squillo di Quagliarella in apertura, risponde Piatek su rigore. Dopo il digiuno, il forte attaccante polacco, grande rivelazione del torneo, torna a segnare e stacca nuovamente Cristiano Ronaldo in vetta alla classifica dei cannonieri: 10 gol per Piatek, 9 per CR7. Per quanto visto in campo e alla luce delle grandi parate di Audero, interessante portierino 21enne di proprietà della Juventus, il Genoa avrebbe meritato la vittoria. Ma entrambe venivano da 3 sconfitte di fila e c’era soprattutto paura di perdere. A proposito di giovani, da seguire anche l’ivoriano Kouame: attaccante classe 1997, come il portiere italiano della Samp nato in Indonesia. Considerazione finale: ma siamo proprio sicuri che queste “Giornate Internazionali” (ormai quasi una al giorno) servano a qualcosa? Che senso ha il baffo rosso dipinto sul volto per dire “no” alla violenza sulle donne? Fatti, non parole. 

Il Napoli frena e la Juventus vola a +8. Col sorprendente 0-0 del San Paolo contro la bestia nera Chievo, la squadra di Ancelotti non solo perde terreno nei confronti della capolista, ma, vede avvicinarsi l’Inter ora terza a 1 punto dal Napoli. Al Chievo fanalino di coda, pare abbiano fatto bene le dimmissioni di Ventura. Ottimo esordio in panchina per Mimmo Di Carlo, la sua compagine lascia quota zero in classifica e sale a 1 punto. Nella sfida di Fuorigrotta, il portiere dei clivensi Sorrentino salva più volte il risultato e Insigne colpisce un palo. Per il Napoli dunque tante opportunità sprecate e poca convinzione in fase conclusiva. Determinata e decisa invece la prova dei veronesi che si sono difesi con energia, sbagliando poco o nulla. Forse gli azzurri avevano la testa a Liverpool: mercoledi contro i Reds in terra d’Albione, il Napoli è atteso da una prova molto delicata in funzione passaggio agli ottavi di finale.

Lazio-Milan 1-1: l’autogol di Wallace illude i rossoneri, Correa pareggia al 94′. I biancocelesti dominano questa sfida per la Champions ma non riescono a finalizzare. L’autogol del difensore spezza l’equilibrio, poi un gran gol del “Tucu” quasi al termine del recupero, fa esplodere l’Olimpico. La Lazio evita la sconfitta ma si conferma incapace di vincere contro le big della Serie A. Con Simone Inzaghi al timone, i biancocelesti riescono a fare bottino pieno solo contro le piccole e le medio-piccole. Con le grandi, steccano sempre. Il pareggio finale però lascia la Lazio da sola al quarto posto e questo conta. In tribuna, il tifoso milanista Matteo Salvini critica le scelte di Gattuso: “Io avrei fatto qualche cambio per portare a casa la vittoria”. La replica del tecnico del Milan: “Pensi al Paese…”.

Le altre: la neopromossa Parma sta vivendo un sogno. Con la vittoria casalinga nel derby emiliano col Sassuolo per 2-1, i Ducali volano al 6° posto scavalcando la Roma. Ancora a segno lo scatenato Gervinho. Rinnoviamo gli applausi al bravo e concreto allenatore parmense D’Aversa: un tecnico poco sponsorizzato perchè normale e non scienziato. Per la serie, quando gli allenatori fanno la differenza: l’ottimo Iachini, esperto in salvezze, risolleva l’Empoli. Seconda vittoria consecutiva per i toscani dopo l’esonero di Andreazzoli. Va in archivio con uno scialbo 0-0 il “Derby dell’Appennino” Bologna-Fiorentina. Buon punto salvezza per i felsinei, mentre la Viola non sa più vincere e non riesce a spiccare il volo. Tutto questo in attesa del posticipo del lunedi Cagliari-Torino. Poi sarà Champions League con Juventus, Roma, Inter e Napoli pronte a tornare in scena.

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