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Charlie Hebdo: violenta sparatoria tra le forze armate ed i terroristi

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Una forte esplosione si è udita dalla tipografia di Dammartin-en-Goele, cittadina nella quale si sono barricati i fratelli Kouachi che avrebbero con loro cinque ostaggi. Alla violenta sparatoria di questa mattina, è seguito il blitz delle teste di cuoio. E’ stata smentita dalla gendarmerie e dalla procura la notizia delle due morti e dei venti feriti. Sul posto si è stabilito un contatto tra i terroristi e le forze di sicurezza e cinque elicotteri volano sopra l’area. Per evitare di sorvolare lo spazio aereo di Dammartin-en-Goele, l’autorità aeroportuale di Parigi ha riferito che gli aerei in fase di atterraggio allo scalo di Roissy-Charles De Gaulle subiranno “aggiustamenti di traiettoria”.

L’allerta  è massima nel nord della Francia ed il sindaco di  Dammartin-en-Goele ha dichiarato di restare in casa. Per le ricerche il governo francese ha mobilitato 88 mila unità che nelle ultime ore si sono focalizzate nell’area di Piccadia, a nord della capitale, dopo l’avvistamento, dei due fratelli Kouachi, dagli elicotteri della polizia che sorvolavano i boschi di Longpont.

Il ministro dell’interno Angelino Alfano ha tenuto, questa mattina, un’informativa alla Camera dei Deputati sulla situazione francese e sul pericolo terrorismo per l’Italia. Ieri, lo stesso ministro, aveva riferito di 53 persone, definite “foreign fighter”, passate per l’Italia e che poi si sarebbero dirette verso i luoghi in cui è attivo l’Isis. E’ stato annunciato anche il varo di una legge specifica per combattere il terrorismo. Il ministro ha, inoltre, reso noto che uno dei due fratelli attentatori, Cherif Kouachi di 32 anni, fosse già conosciuto anche dalle forze di polizia italiane pur non essendo mai stato in Italia. In via precauzionale, è stata inviata la richiesta di rafforzare la vigilanza delle forze dell’ordine nei siti istituzionali, nei luoghi culto, ma anche nelle sedi di giornali e tv italiane.

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