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Coronavirus, in Germania tornano a salire i contagi. La Francia frena sulla Fase 2

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Coronavirus Disease 2019 Graphic. (U.S. Air Force Graphic by Rosario "Charo" Gutierrez)

A pochi giorni dall’allentamento delle restrizioni in Germania, l’epidemia da coronavirus riprende la sua corsa. Stando ai dati diffusi dal Robert Koch Institute (RKI) è tornato a salire l’R0, cioè l’indice di contagio che oggi è a 1. In pratica, per la prima volta da fine marzo, una persona ne contagia un’altra. Da metà aprile l’R0 era sceso allo 0,7, per poi risalire progressivamente. E’ aumentato di giorno in giorno anche il tasso di mortalità per la malattia che ieri ha raggiunto il 3,8 per cento.

Un avvertimento chiaro contro il rischio di una corsa in avanti era stato lanciato da Angela Merkel pochi giorni fa, dopo che erano state concordate a livello federale e regionale le revoche di alcuni divieti. La cancelliera tedesca ha sempre sottolineato come i risultati contro la pandemia siano “fragili” invitando alla cautela sulla ripresa delle attività. Gli occhi sono attualmente puntati al prossimo incontro fra governo e Laender, fissato per giovedì: l’esecutivo ha chiarito ieri di non voler procedere ad una accelerazione dell’allentamento delle misure restrittive, ma la pressione politica ed economica sale e il dibattito è acceso. Nuove decisioni in materia potrebbero essere prese il 6 maggio. Intanto l’indice di occupazione è al minimo storico e tutti i settori prevedono licenziamenti.

La Francia frena sulla Fase 2. L’uscita del Paese dal lockdown si baserà su tre punti cardine: “Proteggere, testare, isolare”. “Dobbiamo imparare a proteggerci e a convivere con il Covid 19”, ha detto il premier Édouard Philippe illustrando davanti all’Assemblea nazionale il piano sulla “fase 2” che partirà l’11 maggio, mettendo fine alle misure di rigido confinamento decretate il 17 marzo. Riaprono le attività commerciali, eccetto i bar e i ristoranti. Slitta in parte il ritorno a scuola: rimandata la riapertura delle scuole medie e dei licei, ma resta l’obiettivo di aprire materne ed elementari l’11 maggio su cui si era impegnato il presidente Emmanuel Macron. Il campionato di calcio non riprenderà.

Il premier francese ha annunciato al Parlamento che il contenimento ha dato i suoi frutti sottolineando che, secondo uno studio, la misura restrittiva ha evitato quasi 62 mila morti in un solo mese. Ma “un confinamento troppo lungo potrebbe avere effetti deleteri”, ha aggiunto. “Era uno strumento efficace. Per combattere il virus, per contenere la progressione dell’epidemia. Per evitare la saturazione delle nostre capacità ospedaliere e, in tal modo, proteggere i francesi più vulnerabili”.

Accelera invece l’Austria. Il Paese sospende con il primo maggio le limitazioni agli spostamenti. Restano però in vigore la distanza minima di un metro tra le persone e l’obbligo di indossare le mascherine. Lo ha annunciato il governo a Vienna. Da maggio saranno inoltre consentite manifestazioni con 10 partecipanti e funerali con 30 persone. Nei negozi raddoppia il numero dei clienti, da una persona ogni 20 metri quadri a una ogni 10. Dal 2 maggio riapertura graduale anche delle attività commerciali e dal 15 dei ristoranti.

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