G20, Obama: agire sulla crescita. Renzi: austerità non basta
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Il presidente americano Barack Obama arrivato a Brisbane, in Australia, dove si terrà il vertice G20, è intervenuto sull’economia sostenendo la necessita di operare su crescita e occupazione, tesi su cui è tornato anche il premier italiano Matteo Renzi secondo cui però l’austerità non basta.
Per quanto riguarda l’ambiente, Obama ha poi ha annunciato che gli Stati Uniti metteranno 3 miliardi di dollari a disposizione del Fondo Internazionale per aiutare i paesi più poveri ad affrontare gli effetti del cambiamento climatico dovuti ai gas serra e all’inquinamento
“Ogni paese ha la responsabilità di fare la sua parte. Se gli Stati Uniti e la Cina hanno raggiunto un accordo, anche il mondo lo può fare”
Dal canto suo l’amministrazione degli stati uniti sulla base dei dati fissati nel 2005, si è impegnata a ridurre le emissioni del 25-28 % entro il 2025.
E sulle dispute territoriali in Asia, in particolare nel Mar della Cina, il presidente davanti agli studenti della University of Queensland ha dichiarato
”rischiano di aumentare e trasformarsi in uno scontro”
‘La sicurezza per l’Asia deve essere basata non sulle sfere di influenza, sulla coercizione o sull’intimidazione, ma sull’alleanza, sulle norme internazionali e sulla risoluzione pacifica delle dispute”
E sull’economia il presidente degli Stati Uniti ha usato sferzanti parole contro l’Europa e non solo per spronare l’Occidente a fare la sua parte per uscire dalla crisi economica.
“In questi anni gli Usa hanno dato lavoro a più persone di tutte le economie sviluppate insieme. Ma non ci si può attendere che portino l’economia mondiale sulle loro spalle. Dunque il G20 ha la responsabilità di agire per stimolare la domanda, investire di più e creare posti di lavoro”.
Dal canto suo il premier Matteo Renzi prendendo spunto dalle affermazioni del presidente degli stati uniti afferma che L’Europa deve cambiare gioco e puntare di più su crescita e occupazione
“stiamo facendo molte riforme fisco, giustizia civile, Pubblica Amministrazione, riforma costituzionale, corruzione ed evasione. E la più importante di tutte, la scuola”
