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Gentiloni: non accettiamo lezioni dall’Ue sui conti. Europa “distratta” sull’immigrazione

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Il premier Paolo Gentiloni oggi è al Senato per parlare in vista del Consiglio europeo di domani e del 10 marzo. “Sia chiaro da subito a Bruxelles che in Italia le riforme non solo non si sono fermate ma non hanno minimamente rallentato il loro corso” queste le parole del presidente del Consiglio che ammonisce l’Ue dopo i continui richiami sui conti pubblici. Gentiloni ammette che l’Italia non è la prima della classe ma – sottolinea – “non accettiamo lezioni. Sfido a trovare un altro Paese in Ue che sia così impegnato in un processo di riforme”.

Il presidente del consiglio parla inoltre di due diverse rigidità da parte dell’Unione Europea: una inamovibile, quando si parla di virgole e di bilanci, e una “distratta“, quando si affrontano questioni di principio come la condivisione degli impegni sui temi migratori.

Il problema della immigrazione – ha aggiunto Gentiloni – non lo cancella neanche il mago Merlino. Ma è possibile sostituire quella clandestina irregolare e micidiale per i migranti con flussi e canali. Questo è l’obiettivo della Ue e spero che a Bruxelles si facciano passi in più per aiutare il lavoro di avanguardia dell’Italia”.

Il premier parlando al Senato del prossimo Consiglio europeo mette sul tavolo diversi temi che saranno al centro della prossima dichiarazione di Roma del 25 marzo, dalla già citatat immigrazione alle politiche sociali, alla sicurezza.

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