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I Ghost sono tornati per “Guardare lontano”- L’intervista

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Da venerdì 16 gennaio è in rotazione radiofonica L’ERA DEL LITIGIO (LA TUA RADIO SUONA)”, il nuovo singolo dei GHOST, la band romana formata dai fratelli Alex ed Enrico Magistri. Il singolo è estratto dall’album “GUARDARE LONTANOil terzo disco d’inediti della band in vendita nei negozi tradizionali, in digital download e sulle piattaforme streaming dal 20 gennaio. ART-News  vi racconta tutte le sonorità racchiuse in questo nuovo progetto discografico dei GHOST nate dalla fusione di musica rock ed elettronica che da sempre caratterizzano la band.

Attualmente siete in rotazione radiofonica con il brano “L’era del litigio (La Tua Radio Suona)”. Un titolo abbastanza provocatorio, qual è il messaggio che si nasconde dietro?

E’ un messaggio estremamente semplice ma al contempo forte. E’ un brano dal retrogusto amaro che in un periodo storico di crisi culturale e sociale, oltre che economica, esorta a non vivere in modo passivo ma a reagire, salvaguardando i propri valori e le proprie idee.  Se analizziamo il titolo vi è una specie di contrapposizione fra bianco e nero. Si parla di litigio in una canzone dove però la radio è accesa e suona. E’ una sorta di stimolo, un incentivo a dare voce a se stessi,  alla propria anima, cercando di portare avanti con dignità la nostra direzione.

 Che ruolo pensate possa avere la musica in “quest’era del litigio”?

La  musica può davvero trasmettere questo stimolo essendo un’arte comunicativa assai importante e che ti permette di arrivare a così tante persone. Essa può fungere da modello e risvegliare le anime e le coscienze della gente.  Sarà anche l’era del litigio come noi cantiamo, ma è sempre il momento buono per riprendere la vita in mano e darle la giusta direzione.

Il singolo è estratto dal vostro nuovo disco “Guardare lontano”.Qual è il concept dell’album ?

Il concept è nel titolo stesso. “Guardare” significa avere voglia di non chiudere gli occhi in questa società,  vuol dire darsi una possibilità e prendersi anche delle responsabilità. E con il termine  “lontano” si indica fondamentalmente il futuro. C’è bisogno di lavorare molto nel presente per garantire a noi stessi e a chi verrà dopo di noi un mondo migliore., ma bisogna soprattutto avere coraggio ed essere uniti  per combattere ogni forma di violenza, da quella fisica, verbale a quella forme più nuove diffuse fra i giovanissimi come il bullismo.

Cover_Guardare Lontano_b

Quali sono state le tappe fondamentali che vi hanno portato alla realizzazione del disco?

Sono state il vissuto, lo stare quotidianamente fra la società a contatto con le persone che affrontano la vita con dignità e passione, quelle che noi amiamo definire “le anime pure”. Secondo noi è fondamentale vivere con le persone per poterle raccontare. L’artista deve saper far questo e di certo non lo si può fare bene dietro ad una scrivania, ma c’è bisogno di scendere in strada con loro.

 C’è una sorta di continuità fra questo e i vostri precedenti progetti?

Diciamo che il primo album è nato dalla voglia di dimostrare a noi stessi e a qualcuno che sapevamo fare questo mestiere. Il secondo è stato un po’  una  conferma della nostra direzione, ed nel terzo album abbiamo sentito veramente la libertà di poter esprimere totalmente quello che proviamo. Forse la continuità dei nostri progetti discografici sta proprio nella coerenza. Gli errori fatti o magari le disattenzioni tipiche dovute ad una visione più superficiale delle cose oggi vengono analizzate con lo stesso cuore, ma è un cuore che ha sicuramente vissuto e imparato di più.

I “Ghost” sono nati come progetto per unire il rock con l’elettronica. Da dove nasce questa contaminazione?

Nasce dalla fusione di due persone, quello che poi sono i GHOST due fratelli Alex ed Enrico che condividono la stessa passione, la stessa che ci ha permesso di fondere due spiriti e due stili diversi. Uno dei due è sicuramente più rock mentre l’altro è più elettronico, ma il trucco sta proprio nel cercare di miscelare queste componenti in maniera semplice e fluida.

Provate a raccontarci com’è lavorare in famiglia?

Assolutamente fantastico e crediamo fermamente che non  ce l’avremmo mai fatta ad arrivare dove siamo se avessimo percorso questa strada in maniera individuale.  Nonostante le differenze caratteriali siamo l’uno il punto di forza dell’altro, ed ovviamente oltre che dallo stesso sangue siamo principalmente legati da un passione in comune ed abbiamo avuto anche la fortuna di poterla condividere assieme.

Avete mai pensato di partecipare ad un talent show?

Sinceramente no. I Ghost vengono fuori da un percorso fatto con gavetta molto stile anni ’70 dove abbiamo prima imparato a rivisitare cover, poi a scrivere pezzi originali e poi a portare la nostra musica in giro. Tutto questo è successo ancor prima  dell’avvento dei talent  show e dei social network.  Questo tipo di cose aiutano molto sia ad emergere sia a diffondere la tua musica, ma spesso in  alcuni contesti ci sono delle sovrastrutture non particolarmente vere che arrecano solo un danno al morale di artisti ,talvolta anche bravi, che purtroppo non stanno in quel momento vivendo una realtà reale.

Avete già programmato un tour per la promozione del disco?

Al momento ci sono in programma Show case fra Napoli Milano e Roma, ma per restare aggiornati su date ufficiali vi consigliamo di seguire il nostro account facebook https://it-it.facebook.com/GHOSTofficial – www.ghostmusic.it/

Carmen De Sio

c.desio@art-news.it

Twitter:CarmenDeSio

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