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Il “Piccolo Universo” di Ylenia Lucisano

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Ylenia Lucisano è una giovane cantautrice di origini calabresi, che a soli 19 anni ha lasciato la sua terra d’origine per inseguire il sogno di fare musica. Attualmente  Ylenia si sta affermando come una delle poche giovani donne del panorama folk italiano. Interprete impeccabile e  performer seducente, con il suo pop raffinato dalle venature folk è in grado di tenere il palcoscenico e catturare il pubblico con naturalezza. Il suo disco di inediti “Piccolo Universo” contiene collaborazioni di rilievo con Pacifico e Daniele Ronda e che le è valso il Premio Lunezia 2014 – Categoria Nuove Stelle.  Dopo essere stata in tour per tutta l’estate e aver calcato diversi palcoscenici importanti come il Ravello Festival , MEI di Faenza e aver aperto il concerto di Roby Facchinetti a Bergamo, l’artista sta  promuovendo il terzo singolo estratto dall’album che si intitola “Riscoprirmi”.

Che cosa ha significato per te la realizzazione di “Piccolo Universo”?

Piccolo Universo” è la sintesi di tutta una serie di esperienze, storie e avventure degli ultimi miei anni  di vita. In particolare da quando mi sono trasferita dalla Calabria a Roma e poi a Milano. Ho deciso da giovanissima che avrei voluto intraprendere seriamente questa strada e nel tempo ho capito che scrivere i propri brani è come avere sempre un’arma in più , viene fuori la propria personalità  e c’è anche più sincerità  in quello che si canta. E cosìi nel corso di questi anni ho scritto i brani del mio “Piccolo Universo”  che parlano appunto di me e delle mie anime artistiche e personali. C’è la parte folk, la parte melodica e quella cantautorale,  molti aspetti del mio carattere si possono rispecchiare facilmente all’ interno delle canzoni.

L’album porta il nome di un brano che Pacifico ha scritto per te. Che effetto fa? 

Un bellissimo effetto ed ogni volta lo ringrazio con piacere per il regalo che mi ha fatto. Con il brano  “Piccolo Universo”  Pacifico è stato davvero capace di racchiudere l’anima di tutto il disco, e soltanto un autore con cosi tanta esperienza poteva farlo.  Dopo l’ascolto di tutti i miei brani è riuscito subito a racchiudere e a cogliere l’anima del disco . E’ un brano che è stato cucito su di me come si fa con un abito e questo è stato un doppio onore per me.

Come sono nate invece le collaborazioni con Giulia Mazzoni e Daniele Ronda?

Sono nate entrambe dopo una bella amicizia. Con Giulia in particolare facciamo  parte della stessa factoring e si può dire che abbiamo iniziato praticamente insieme questo percorso artistico, ci siamo esibite molto spesso assieme e in molte occasioni ci siamo anche sostenute a vicenda. Ho voluto quindi fortemente che ci fosse anche lei in questo mio primo progetto discografico ed il suo pianoforte è stato inserito non a caso nell’ ultima traccia del disco “Un angelo senza nome” e che ho volutamente lasciato solo piano e voce senza alcun arrangiamento. Di Daniele Ronda invece posso dire che oltre ad essere un buon amico, Daniele è una persona molto, molto disponibile e onestamente non pensavo che tornasse a scrivere dopo i successi, come quelli che ha avuto con NEK , un brano per me.

Nel tuo disco tre brani su dieci sono in dialetto. Da dov’è nata questa esigenza?

Diciamo che è stato un modo per essere il più spontanea possibile, le mie origini fanno parte di me, e le porto anche nella mia musica. Si è trattato di un processo quasi istintivo. I brani in dialetto sono quelli che sono nati  contestualmente al disco, a differenza degli altri scritti anche anni fa, e  rappresentano una mia nuova anima artistica. Un’anima nata in quest’ultimo periodo  un po’ per la nostalgia di casa e un po’ perché voglio farmi conoscere in tutti i miei aspetti.

A 19 anni hai lasciato la Calabria, cosa ti ha spinto?

Mi ha spinto sicuramente la voglia di sfida nei confronti di me stessa e di questo mestiere. Quando scegli  di fare un lavoro, soprattutto in un campo come quello artistico, devi portare qualcosa di diverso e di originale altrimenti difficilmente riesci ad emergere dal mucchio. Questa è una sfida che sto giocando ancora adesso e  che giocherò per i prossimi anni e sappiate che non mi arrendo.

Che effetto ti ha fatto quando hai ricevuto il premio  AFI a Bruxelles?

Ho un ricordo bellissimo di quell’ esperienza, è stata la prima volta in cui mi sono esibita all estero davanti ad un pubblico di italiani ed ho ricevuto  calore da parte di tutti. Mi piacerebbe molto che mi venisse data ancora l’opportunità di esibirmi in palchi così e diffondere all’estero la nostra musica, ed anche per questo credo che continuerò a scrivere anche in dialetto.

Fra le tue tante esibizioni “live” quale di queste ti ha emozionato di più e perchè?

Sicuramente l’apertura del concerto di ROBY FACCHINETTI  a Brembate per il suo “Ma Che Vita La Mia Live Tour” . Sono stata accolta in una maniera professionale da uno dei più grandi autori e voci inconfondibili che abbiamo in Italia e anche dalla sua organizzazione. Quest’esperienza mi ha arricchita umanamente e mi ha dato anche l’opportunità di confrontarmi con un pubblico che non era venuto lì per me,  ma che non ha disdegnato affatto la mia musica,anzi. Ed oggi per me è  un doppio onore poter ripetere nuovamente quest’esperienza con ROBY FACCHINETTI il prossimo 13 dicembre al Teatro Condominio di Gallarate.

 Quali sono i tuoi ascolti musicali attuali?

I miei ascolti sono sempre stati quelli che riguardano il cantautorato italiano da Francesco De Gregori a  Fabrizio De Andrè, Zucchero e molti altri .  Ultimamente ascolto molto Zibba ed  anche un’artista inglese Lucy Rose che mi sta ispirando davvero nuove idee per i miei prossimi lavori.

E dei tuoi prossimi impegni, cosa puoi anticiparci?

Sabato 13 dicembre aprirò il concerto di ROBY FACCHINETTI al Teatro Condominio di Gallarate (Varese – Via del Teatro 5). Il 14 dicembre  sarò in concerto all’Alcatraz di Milano in occasione del Soleterre Festival, un evento benefico organizzato da Soleterre che vedrà sul palco grandi nomi del panorama folk italiano e i cui proventi saranno devoluti al Programma Internazionale di Oncologia Pediatrica. E poi sono già al lavoro per il mio secondo album, anche se è davvero un po’ troppo presto per parlarne, ci sono tante idee e collaborazioni che al momento preferisco non dire.

www.facebook.com/YleniaLucisanoOfficial

Carmen De Sio

c.desio@art-news.it

Twitter:CARMENDESIO

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