ART News

Agenzia Stampa per emittenti radiofoniche

Iraq: continua l’avanzata dell’esercito

2 min read

In Iraq continua l’avanzata dell’esercito alla riconquista dei territori occupati dall’Isis e sarebbe a ridosso della zona occidentale di Mosul.

x_lon_mosul_161101

Lo ha confermato il generale che coordina l’offensiva militare contro il Califfato. Intanto secondo Fuad Hussein il capo di gabinetto del presidente curdo Massoud Barzani, Abu Bakr al-Baghdadi, l’autoproclamato leader dello Stato islamico, si troverebbe all’interno di Mosul, quasi del tutto sotto il controllo delle forze armate irachene.

“Se Baghdadi  viene ucciso, questo causerà la caduta dell’Isis”

ha aggiunto l’alto funzionario. A Mosul intanto le forze d’elite  hanno messo in sicurezza più di 3.000 civili da due quartieri orientali della città dove l’Isis continua a contrattaccare soprattutto a nord ovest. Tuttavia non si placa l’emergenza sfollati.

“E’ di fatto impossibile ora quantificare l’impatto dell’avanzata irachena a Mosul”

sottolinea Giulia Cappellazzi, di Un Ponte per l’Iraq. “Alcuni campi sono pieni e c’è un problema legato alla sicurezza”, ha spiegato invece il viceministro per i rapporti con l’Onu del Kurdistan, Zebari.  La vita di oltre un milione di civili è “in grave pericolo” è’ invece l’allarme lanciato da una organizzazione umanitaria impegnata in Iraq nell’assistenza ai profughi iracheni, la Norvegian Refugee Council. Intanto è tensione tra Iraq e Turchia, dopo le parole del premier Haider al Abadi che ha precisato di non voler combattere contro i soldati di Ankara, ma se le truppe turche mettono piede in Iraq pagheranno un caro prezzo e subiranno molte perdite”. Il monito è arrivato all’indomani dell’annuncio della difesa turca, sul dispiegamento di carri armati e pezzi di artiglieria a circa 100 Km da Mosul.

Autore