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Mixed zone, Mancini: “Rimpianti? Fino a dicembre ma questa è la vita ed è come il calcio”. Raspadori: “Segnale positivo”

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Mixed zone, Mancini ritrova un minimo di serenità dopo la gara di consolazione vinta per 3-2 contro la Turchia, magari anche qualche rimpianto per non aver schierato questa formazione contro la Macedonia del nord. Andiamo a vedere che cosa ha detto il ct azzurro al termine della gara tra immediato post partita e conferenza stampa.

UNA BELLA REAZIONE- “I ragazzi giovani hanno fatto bene, ci fa piacere. È stato bello anche vedere la reazione dopo l’1-0. I ragazzi sono stati bravi a rimanere tranquilli e fare gol. Sono cresciuti nel gioco dopo un quarto d’ora, per loro era la prima volta che giocavano tutti insieme, non era neanche così semplice. Aumentano i rimpianti? Ci saranno fino a dicembre prossimo purtroppo”.

GARA NON DEL TUTTO INUTILE- “Gara inutile? È inutile ai fini di quello che valeva, però uno le cose deve cercare di farle bene anche quando purtroppo ci sono delle situazioni negative. Sono tutti giovani, abbiamo bisogno di tempo. Non era semplice, nonostante la partita non valesse molto. Pero’ sono stati bravi e mi fa piacere per loro. È la reazione che volevo per confermare l’idea di andare avanti”.

IN CONFERENZA- “Nei mesi da settembre a marzo abbiamo avuto una marea di problemi. E con la Svizzera abbiamo mandato a casa 10 giocatori. I ragazzi che hanno giocato sono stati meravigliosi. Tutti devono accettare quanto accaduto. Lo sport è così. Non si deve sempre trovare un colpevole, questa è la vita che è come il calcio”.

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APPROCCIO GIUSTO- “Siamo stati doppiamente bravi ad affrontarla con l’approccio giusto. Il segnale che volevamo dare era quello di rialzarsi subito, penso che lo abbiamo fatto nonostante qualche difficoltà all’inizio. E’ stata una vittoria importante per noi.

SUL DISCORSO DI BONUCCI- “Il discorso di Bonucci? Avere uomini di questo spessore al nostro fianco in un momento così difficile aiuta tanto, sono stati giorni tosti ma grazie a loro abbiamo avuto l’umiltà di ripartire da zero. Ci fanno sentire pronti anche se a volte le critiche sono tante e pesanti. Come si riparte adesso? Il mio percorso è stato lavoro, lavoro, lavoro”.

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