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Problemi di coppia? A San Valentino la cena è a casa e si prepara in due

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Teenage couple embracing over sky and holding bunch of baloons-hearts

Mancanza di affinità? Dimenticate oroscopi e terapie di coppia, cene al ristorante e regali costosi. Cucinare e mangiare insieme può aiutare a riportare la serenità nella coppia e consolidare il rapporto prendendolo per la gola. Quale migliore occasione se non San Valentino per provare?

Grazie alla Cooking Therapy, la terapia alternativa che riduce lo stress e le incomprensioni, è possibile recuperare il tempo perso e guadagnare attimi di serenità nel rapporto a due. Soprattutto la sera, dopo una lunga giornata lavorativa, fare la spesa insieme e ritrovarsi tra i fornelli può essere un buon momento per liberare la mente, armarsi di creatività e ritrovare la complicità con il partner a partire proprio dall’organizzazione della cena.

“Quando è possibile – consiglia Migliaccio – recatevi con il vostro compagno o compagna a fare la spesa per scegliere gli alimenti che più vi piacciono e cucinate insieme, sarà un modo per rinforzare la vostra intesa e rendere piacevole un impegno che può risultare a volte monotono”.

Il consiglio arriva dal nutrizionista Pietro Migliaccio, Presidente della Società Italiana di Scienza dell’Alimentazione (S.I.S.A.), che al posto dei luoghi comuni sui cibi afrodisiaci, promuove il pollo tra quelli migliori per riaccendere e cementare il rapporto di coppia: “È un alimento perfetto per una serata a due – spiega – facile da cucinare, leggero e pieno di nutrienti che aiutano a combattere lo stress e a riportare l’armonia”.

Ma cosa cucinare? “I pasti costituiti da alimenti semplici, leggeri e facilmente digeribili – afferma il Prof. Migliaccio – possono aiutare ad attenuare i malumori. Sono tanti gli alimenti amici dell’eros con cui poter sperimentare: spezie, prodotti della pesca, cioccolato, ginseng. Tra questi c’è anche il pollo, che ha un contenuto di grassi modesto ed è leggero, soluzione ideale per debellare la sonnolenza post cena derivante da un organismo appesantito e dedicarsi così al proprio partner”.

I CIBI “AMICI DELL’EROS”

Il potere afrodisiaco di alcuni cibi è un argomento molto antico: già nel XV secolo, infatti, vari testi si interessavano a questo problema cercando di approfondire la credenza popolare che attribuiva ad alcuni alimenti la proprietà di stimolare l’attività sessuale. Tra questi molti sono spezie come il peperoncino, la noce moscata, il pepe, lo zenzero, i chiodi di garofano, la cannella e lo zafferano; i prodotti della pesca quali ostriche, aragoste, astice ed altri crostacei e caviale; diversi prodotti di origine vegetale quali il sedano, gli asparagi, alcuni tipi di funghi, il tartufo; lo champagne e il ginseng. In generale, l’attribuzione delle proprietà erotizzanti di questi alimenti potrebbero riguardare semplicemente la loro forma (funghi, asparagi), il loro particolare aroma (spezie, tartufi), oppure ricondursi alla capacità di creare un’atmosfera stimolante, basti pensare a una tavola imbandita con pollo allo champagne e fragole oppure con pollo e sedano e per finire una mousse al cioccolato!

“E’ stato dimostrato – spiega il prof. Migliaccio – che nel sedano ed in altri vegetali è presente la protodioscina, una sostanza in grado di essere convertita in DHEA (De-Hydro-Epi-Androsterone), un ormone importante per la funzione sessuale. Il Ginseng, radice utilizzata nella medicina tradizionale cinese, contiene, invece, glucosidi ad attività tonico-stimolante in grado di migliorare l’efficienza muscolare ed aumentare le prestazioni fisiche. Anche se non esistono prove scientifiche che dimostrino il potere afrodisiaco di alcuni alimenti, non escludiamo la possibilità che la loro assunzione possa in qualche modo accrescere il desiderio sessuale ed influire positivamente sui rapporti di coppia.”

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