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Proteste No Trump: 30 arresti

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Nonostante le proteste ‘No Trump’ per le strade americane, il cosiddetto “transition team” del nuovo presidente Donald Trump avrebbe già elaborato una short list di 41 nomi per riempire le varie caselle della futura amministrazione.  Tra i nomi individuati ci sarebbero l’ex sindaco di New York Rudi Giuliani, in pole come ministro della giustizia, e il deputato Duncan Hunter come possibile capo del Pentagono.

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Continuano nel frattempo le proteste. Decine di migliaia di persone al grido di “Not my president” sono scese in strada in tutti gli Stati Uniti per protestare contro l’elezione di Donald Trump.

Le manifestazioni più imponenti a Chicago e a New York, dove sono stati effettuati almeno 30 arresti. Davanti alla Casa Bianca una folla di manifestanti si è riunita per esprimere frustrazione per la sconfitta di Hillary Cinton. Alta tensione soprattutto a Midtown Manhattan, dove si trova la residenza del nuovo presidente, la Trump Tower sulla Fifth Avenue. Alcuni manifestanti hanno bruciato maschere ed effigi che rappresentavano il volto del tycoon.
Intanto il neoeletto presidente americano  ha riaffermato l’impegno di Washington sulla sicurezza verso la Corea del Sud e ha già invitato il premier israeliano Benjamin Netanyahu negli Stati Uniti per un incontro.Anche il premier giapponese Abe e il neo presidente Trump si sono accordati per un possibile incontro bilaterale la prossima settimana a New York. Standing ovation alla Duma dopo l’annuncio della vittoria di Trump e il premier russo Putin si è detto proto a ristabilire rapporti con gli Stati Uniti.

E il presidente francese Hollande ha invece inviato una lettera di congratulazioni al tycoon invitandolo ad avviare presto il dialogo: “In gioco c’è la pace, la lotta al terrorismo, la situazione in Medio Oriente, le relazioni economiche, la salvaguardia del Pianeta”, ha detto il presidente transalpino. Anche il leader spirituale del tibetani in esilio, si è congratulato con Trump per la sua vittoria nelle presidenziali, sostenendo nello stesso tempo che “il mondo ripone grandi speranze nella visione democratica e nella leadership degli Stati Uniti”.

Contrastanti le reazioni in Italia a partire dal premier Matteo Renzi che, sebbene non abbia mai nascosto la sua simpatia per la Clinton, si è congratulato con il nuovo Presidente degli Stati Uniti rinnovando l’amicizia tra i due paesi.

Il popolo americano ha scelto democraticamente ha dichiarato il ministro degli interni Angelino Alfano.” Questa è la deflagrazione di un’epoca. Trump ha fatto un VDay pazzesco”. invece il commento di Beppe Grillo.

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