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Quantitative Easing: in Italia arriveranno 125 miliardi di euro

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La quota italiana del Quantitative Easing appena varato dalla Bce ammonterebbe più o meno a 125 miliardi di euro. In altre parole sarà questa la quantità di titoli di stato del nostro Paese che saranno acquistati in virtù della decisione di Francoforte.

I 125 miliardi di euro che usciranno dalle casse della Bce e di Bankitalia finiranno in quella che viene definita l’“economia reale” portando ripercussioni su famiglie, imprese e banche.

L’Italia, tenendo conto solo dei paesi dell’eurozona e non di tutti gli azionisti Bce, pesa sulla banca centrale europea per il 17.9% di conseguenza degli oltre mille miliardi che saranno immessi nei mercati, circa il 18% arriverà in Italia.

L’obiettivo utile per questo denaro immesso nell’economia dell’unione non è solo quello di contribuire alla ripresa ma anche di allontanare lo spettro della deflazione riportando l’inflazione ad un valore compreso tra l’1 ed il 2%.

Tra le prime conseguenze importanti quelle che riguarda le famiglie italiane. Il denaro fresco permetterà l’abbassamento del costo di mutui e prestiti che scenderanno ancora man mano che le misure annunciate faranno sentire i propri effetti.

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