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Rating di legalità: tutti a caccia delle “stellette”

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Approvato dal Parlamento nel 2012 il Rating di legalità è lo strumento con cui cui l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato attribuisce da 1 a 3 stelle alle imprese virtuose che hanno un fatturato superiore ai due milioni di euro annui e rispettano una serie di requisiti giuridici e “qualitativi”Le stellette in questione servono per ottenere finanziamenti da parte delle pubbliche amministrazioni e per accedere al credito bancario.

Per ottenere una “stelletta”, il titolare dell’azienda e gli altri dirigenti non devono avere precedenti penali per i reati previsti dal decreto che regola la responsabilità amministrativa delle società (la 231 del 2001) e per i principali delitti contro la pubblica amministrazione nonché per reati tributari. Nei confronti di tali soggetti non deve, inoltre, essere stata iniziata l’azione penale per reati di stampo mafioso.

Da quando è entrato in vigore tale regolamento le richieste inviate all’Agcm per ottenere il Rating di legalità sono più che raddoppiate. Nel 2013, infatti, le richieste furono 142; nel 2014 sono state 402, per un totale di 544 al 31 dicembre scorso.

Il presidente dell’Antitrust Giovanni Pitruzzella, commenta così il trend in forte crescita

“Il trend in forte crescita conferma la validità e l’efficacia di un meccanismo premiale in funzione della trasparenza e della libera concorrenza: questo, insieme alla repressione e alla punizione dei reati, è il miglior antidoto contro quella tassa occulta che è rappresentata dalla corruzione”

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