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Ripresa post Covid, la Banca Mondiale alza le stime di crescita: +5,6% di Pil nel 2021

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Insieme alle campagne vaccinali, la ripresa post pandemia da Coronavirus va avanti spedita tanto che la Banca Mondiale ha innalzato le stime di crescita per il 2021: +5,6% di prodotto interno lordo mondiale. Un simile tasso di crescita significherebbe assistere alla velocità maggiore registrata da 80 anni a questa parte. Notizie decisamente positive arrivano dunque dall’istituto di Washington che contestualmente avverte però che le disuguaglianze tra i paesi rischiano di intensificarsi.

La ripresa sarà infatti condotta da un piccolo numero di paesi mentre le economie più povere faticheranno a tornare ai livelli pre pandemia. I paesi con un reddito basso stanno sperimentando non a caso in questo 2021 la crescita più bassa degli ultimi 20 anni. Anche a causa della lentezza con cui procedono le campagne vaccinali, le conseguenze del Coronavirus stanno letteralmente bruciando i progressi realizzati nella riduzione della povertà, come osserva l’istituto americano, e “stanno anche aggravando l’insicurezza e altre difficoltà”.

A trainare la stima al rialzo sono gli Stati Uniti e la Cina con rispettivamente una crescita del 6,8% e dell’8,5% nel 2021 e del 4,2% e del 5,4% nel 2022. Sempre stando alle stime della Banca Mondiale, l’Europa accelererà di un +4,2% quest’anno e di un +4,4% il prossimo. Una revisione al rialzo delle stime quindi anche per l’area euro che, secondo l’Eurostat, ha registrato una contrazione del pil dello 0,3% nei primi tre mesi dell’anno. In controtendenza invece l’Italia, la cui crescita nel primo trimestre è stata positiva per lo 0,1% a fronte di un’occupazione in calo dello 0,9%, e vendite al dettaglio calate in aprile dello 0,4%, stando ai dati Istat.

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