ART News

Agenzia Stampa per emittenti radiofoniche

Via i piatti di plastica dalle nostre tavole. Direttiva Ue contro l’inquinamento

2 min read

L’Unione europea lancia una dura battaglia contro l’uso indiscriminato della plastica. Di fronte al costante aumento dei rifiuti di plastica e ai danni che ne conseguono, la Commissione europea oggi ha presentato una nuova “direttiva” per i 10 prodotti di plastica monouso che più inquinano le spiagge e i mari d’Europa. Insieme, questi prodotti, rappresentano il 70 % dei rifiuti marini.

Entro il 2025 gli Stati membri dovranno raccogliere il 90% delle bottiglie di plastica monouso per bevande con un sistema incentivante di cauzione-deposito. I contenitori per bevande in plastica monouso saranno ammessi solo se i tappi e i coperchi restano attaccati al contenitore.

Inoltre sarà introdotto il divieto di vendita di bastoncini cotonati, posate, piatti, cannucce e aste per palloncini, tutti prodotti che dovranno essere fabbricati esclusivamente con materiali sostenibili.

Per la Commissione europea affrontare il problema della plastica è una necessità, che può offrire nuove opportunità di innovazione, competitività e occupazione.

“La plastica è un materiale straordinario, che dobbiamo però usare in modo più responsabile. Le proposte presentate aiuteranno le imprese e i consumatori a preferire alternative sostenibili. L’Europa ha qui l’opportunità di anticipare i tempi, creando prodotti che il mondo vorrà procurarsi nei decenni a venire e valorizzando le nostre preziose e limitate risorse. L’obiettivo per la raccolta delle bottiglie di plastica concorrerà anche a generare i volumi necessari a far prosperare il settore del riciclaggio”. Cosi ha detto Jyrki Katainen, vicepresidente della Commissione,  responsabile per l’occupazione, la crescita, gli investimenti e la competitività.

Grazie alla “direttiva” proposta, secondo gli studi dell’esecutivo di Bruxelles, si eviterà l’emissione di 3,4 milioni di tonnellate di CO2, si scongiureranno danni ambientali per un costo pari a 22 miliardi di euro entro il 2030, si genereranno risparmi per i consumatori dell’ordine di 6,5 miliardi di euro.

Ora la proposta passerà alla decisione del Parlamento europeo e del Consiglio. La Commissione vorrebbe che l’iter legislativo si chiudesse, per dare ai cittadini europei risultati concreti, prima delle elezioni di maggio 2019.

Il prossimo 5 giugno intanto si celebra la giornata mondiale dell’ambiente.

Autore