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Il voto americano preoccupa l’Europa

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Il voto americano preoccupa l’Europa. “Protestano perché non mi conoscono, ma dico loro di non avere paura”: così il neopresidente americano Donald Trump ai manifestanti contro di lui. E ai suoi chiede “basta” attacchi contro neri, ispanici e gay. Ma conferma: via 3 mln di clandestini e Sì al muro col Messico.

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Il presidente cinese Xi lo chiama e spiega che la cooperazione bilaterale è l’unica via possibile.

Da Teheran, invece, il presidente del Parlamento Larijani rompe gli indugi e va controcorrente: ‘Nessun pregiudizio nei confronti di Trump’. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il ministro degli esteri italiano Gentiloni: la preoccupazione per l’elezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti “in questo momento è poco giustificata. Avremo una nuova Amministrazione Usa che entrerà in funzione il 20 gennaio. Non è che come sua attività prevalente l’Unione europea debba dedicarsi a essere preoccupata di quel che succede oltre Atlantico: l’Europa deve essere occupata a risolvere i propri problemi, e l’Italia sta spingendo su questo, sull’economia e sul fronte migratorio, due grandissime questioni. Vogliamo un’ Ue che si attivi a risolverle”.

Quello che è certo – ha osservato Gentiloni – è che l’Italia è pronta a collaborare” con Washington dopo l’insediamento del nuovo presidente, “e certamente lo è anche l’Ue”.

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Proprio per discutere di come evolverà l’agenda europea ora che il magnate delle costruzioni Donald Trump ha vinto le elezioni, si è tenuta una riunione straordinaria a Bruxelles. Si tratta di una cena di lavoro, ma è stato di fatto un summit a tutti gli effetti tra i ministri degli esteri europei per definire la nuova agenda Europa e le posizioni da assumere con il nuovo inquilino della Casa Bianca.

Intanto dal gruppo terrorista nigeriano Boko Haram arriva una nuova minaccia al presidente eletto degli Stati Uniti: “La guerra è appena cominciata e gli alleati dell’Isis non interromperanno la jihad”. Il leader dell’organizzazione, Abubakar Shekau, in un messaggio video ha chiesto ai gruppi islamici estremisti di non lasciarsi influenzare dalla minacce del tycoon: “Resteremo saldi nella nostra fede e non ci fermeremo”.

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