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Zaki condannato a 14 mesi di carcere senza appello. La sentenza a Mansura

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Non è ancora finito l’incubo di Patrick Zaki che dovrà scontare altri quattordici mesi in carcere. Lo ha deciso il tribunale di Mansura (Egitto) condannando lo studente egiziano a tre anni complessivi. Ma “Calcolando la custodia cautelare” già scontata, “si tratta di un anno e due mesi” ha detto Hazem Salah, uno degli avvocati di Zaki. Il ricercatore ha passato 22 mesi in custodia cautelare in prigione fino al dicembre 2021.

La notizia dell’arresto di Zaki è stata accolta con grande stupore e rabbia da parte dei familiari del giovane e dal giovane stesso, che già ieri sera – riferiscono fonti certificate – era apparso nervoso forse immaginando cosa poteva aspettarlo. Zaki, appena giunto in tribunale, è stato tenuto in custodia. Un’azione che non faceva presagire nulla di buono. E così è stato, tanto che lo studente è stato condannato in via definitiva – non c’è possibilità di fare appello – ed è stato portato via da una sorta di porta sul retro, quella che conduce i criminali in carcere.

È accaduto tutto tra le grida della famiglia di Patrick, tra lo sgomento della fidanzata – futura moglie. Ma così hanno deciso i giudici. L’odissea di Patrick Zaki prosegue da tre anni e la parola fine è ancora lontana.

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