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Tra Tajani e Pittella: lo scontro a Strasburgo

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Strasburgo – Diventa sempre più avvincente la partita che si giocherà il prossimo martedì, 17 gennaio,  per l’elezione del presidente del Parlamento europeo. Dopo il passo falso del Movimento 5 Stelle rifiutato dal gruppo parlamentare dei liberali perché troppo euroscettico, la strada si fa in salita anche per il loro candidato Guy Verhofstadt. Aver tentato un accordo con Beppe Grillo, poi rifiutato all’ultimo momento, pone delle ombre sulla piena convinzione europeista del leader liberale. Un punto di debolezza per la candidatura di Verhofstadt che poteva rappresentare, per molti, l’alternativa allo scontro tra i popolari e i socialisti. Il futuro presidente del Parlamento europeo potrebbe – allora – essere con molta probabilità un italiano. Tra Tajani e Pittella la partita finale. 

Roma- Il premier Paolo Gentiloni sta bene dopo il malore al rientro da Parigi, in visita al presidente Francois Hollande. Fonti del policlinico Gemelli riferiscono che l’intervento di angioplastica è perfettamente riuscito ma che il presidente del Consiglio resterà in ospedale fino a sabato. Sono stati sospesi gli impegni di questa settimana, compreso l’incontro di Londra con il primo ministro inglese Theresa May. Il tour delle capitali europee riprenderà dal 18 gennaio con il vertice italo-tedesco tra Merkel e Gentiloni a Berlino. A fine mese, invece, il capo del Governo italiano sarà a Madrid e Lisbona.

Roma – In Libia riparte la presenza della diplomazia europea. L’Italia è il primo Paese occidentale a  riaprire, dopo due anni, la propria sede diplomatica a Tripoli che sarà guidata dall’ambasciatore Giuseppe Perrone. Roma vuole migliorare così la cooperazione, col Governo locale, per fermare gli sbarchi di clandestini sulle coste dell’Europa mediterranea. Il ministro dell’Interno Marco Minniti – ha fatto sapere – che tutto  questo è al centro del memorandum proposto dal Governo italiano, al premier libico Serraj.

Bruxelles – L’Unione europea continua ad aiutare le aziende italiane tramite il Piano Juncker. Il Fondo per gli Investimenti fornirà 360 milioni di euro a diecimila piccole e medie imprese, dell’Italia centro-settentrionale, nei prossimi tre anni. Darà loro la possibilità di accedere a queste somme tramite l’Artigiancredito Toscano con un pacchetto di contro-garanzie. Soddisfatto il vicepresidente della Commissione europea Katainen: “Sono orgoglioso. I fondi europei consentiranno, ad altre imprese italiane, di creare nuovi posti di lavoro, innovando e crescendo”, queste le sue parole.

Gr Europa

 

 

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