Brexit: la Camera dei Comuni dice sì
2 min readIl Regno Unito fa un altro passo verso l’addio all’Europa. La Camera dei Comuni ha infatti approvato in terza e ultima lettura la legge, denominata European Union Bill, che autorizza il governo di Theresa May ad avviare i negoziati per la Brexit: 494 i voti favorevoli, 122 i contrari.
Ora il testo passa alla Camera dei Lord, ma in caso di modifiche l’ultima parola resterà ai Comuni.
Intanto mentre le defezioni in casa Tory non sono aumentate, i mal di pancia Labour sono aumentati, coinvolgendo anche figure di spessore della sinistra interna come i ministri ombra Clive Lewis e Diane Abbott. Malumori che si sono inaspriti soprattutto dopo la bocciatura di tutti gli emendamenti messi sul tavolo dalle opposizioni per cercare almeno di limare il testo, non ultimo quello che mirava a fissare per iscritto a priori gli impegni del governo a tutelare anche in futuro i cittadini Ue residenti nel Paese.
Alla fine però l’esito non è cambiato, la maggioranza ha tenuto e la May può andare avanti.
Ora il testo passa alla House of Lords, la Camera dei non eletti, al cui interno la Brexit non è sicuramente popolare. Ma in caso di modifiche inserite nell’ingranaggio dai pari del Regno la parola dovrà tornare alla Camera bassa. Dove i giochi di numeri, sembrano già fatti. Restano tutte le incognite della transizione e del dopo. Ma per l’immediato il premier Theresa May pare lanciatissiama verso un sì definitivo alla Brexit, forte anche della sponda Usa che spera di consolidare con un euroscettico istintivo come Donald Trump.