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Stop a prestiti bancari facili nella Ue che mettono a rischio il sistema

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Francoforte – In arrivo una stretta sul credito se le banche non riusciranno a incassare quello già concesso. La Banca Centrale Europea, che ha il compito di vigilare sull’integrità bancaria nella Ue, non vuole più correre rischi come in passato.

A leggere i dati economici sembra che la grande crisi del 2008 sia alle nostre spalle. Ciò significa che il sistema produttivo europeo si avvia verso un punto di equilibrio e non può reggersi su banche a rischio insolvenza.  

In questo contesto deve leggersi il documento pubblicato dalla BCE, sulle norme di comportamento che regoleranno i prestiti erogati da gennaio 2018. Nello specifico le banche dovranno cancellare dai loro bilanci, o integralmente compensarli con riserve reali, i crediti in sofferenza, anche se garantiti da collaterali, incagliati da più di 7 anni e quelli,  non garantiti, bloccati da 2 anni.

Immediata la protesta di Confindustria che si dice preoccupata per una possibile “restrizione dei canali di finanziamento alle imprese”. Anche Matteo Renzi è intervenuto: “E una scelta folle e suicida”.

La partita, comunque, non è ancora chiusa. I tecnici di Francoforte hanno infatti annunciato un’audizione pubblica per il 30 novembre prima della decisione finale.  

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