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Il papà di Seid, giovane suicida, vuole continuare la battaglia del figlio contro il razzismo

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Vuole continuare la battaglia del figlio contro il razzismo: il papà di Seid Visin, ex giocatore delle giovanili del Milan morto suicida nella sua casa di Nocera Inferiore (Salerno), porterà le parole della lettera del giovane nelle scuole, nelle conferenze, sui campi di calcio. “Adesso – chiarisce – so che il razzismo ha contato nella sua vita e nella sua morte. Daremo voce al pensiero di nostro figlio”.

Seid aveva 20 anni era un talento del calcio, aveva giocato due stagioni nelle giovanili del Milan, dividendo la stanza con Donnarumma, e poi aveva giocato con il Benevento. Ma aveva preferito tornare a casa a studiare, a Nocera Inferiore (Salerno).

Dopo il suo suicidio era stata diffusa la sua lunga lettera contro il razzismo, scritta a gennaio 2019. Nel testo si legge: “Ovunque io vada, ovunque io sia, sento sulle mie spalle come un macigno il peso degli sguardi scettici, prevenuti, schifati e impauriti delle persone”.

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