L’America si chiude, l’Europa liberalizza

Bruxelles – La commissione sul Commercio Internazionale del Parlamento Ue ha dato il via libera al Ceta. Nessun dazio doganale, e libera circolazione di merci e servizi tra il Canada e l’Unione europea. Ora il voto finale spetta all’aula di Strasburgo che dovrebbe ratificare il 15 febbraio, nella prossima sessione plenaria. Se non ci saranno ostacoli il Ceta entrerà in vigore nell’aprile del 2017. Il Canada è il secondo partner commerciale dell’Europa, dopo gli Stati Uniti. Il valore degli scambi commerciali con l’Unione è di 60 miliardi di euro l’anno. Sono stimati risparmi per le imprese europee intorno ai 500 milioni di euro annui.

Londra – Si complica la partita per l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea. La Corte suprema di Londra ha deciso, ponendo fine alla disputa, che il parere finale è di competenza del parlamento di Westminster. La premier Theresa May non potrà avviare i negoziati in autonomia. I giudici hanno sottolineato che i ruoli dei poteri istituzionali devono essere rispettati. AI cittadini compete il merito – se uscire o meno ! – , ai parlamentari votare la ratifica della Brexit ed avviare la procedura secondo il Trattato di Lisbona. Fonti parlamentari riferiscono che i tempi, annunciati dal governo inglese per fine marzo, potrebbero allungarsi e la maggioranza – per il Leave  – non essere scontata.

Bruxelles – L’Europa ha creato una Task Force per combattere la cattiva informazione sul web e sui social media. Un network di 400 volontari, coordinati dal ministero degli Esteri, che in pochi mesi ha individuato oltre 2500 notizie completamente inventate. L’obiettivo è quello di rafforzare l’immagine dell’Unione europea all’esterno, isolando i Fake. Fonti riferiscono che lo scopo delle false notizie è quello di dividere l’opinione pubblica occidentale: una foto di festeggiamenti sportivi è stata utilizzata come manifestazione anti-immigrazione. Nel mirino dei controlli anche la Russia che utilizza la disinformazione come strumento militare. Tra i più colpiti la cancelliera Angela Merkel e le breaking news.

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