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L’Inter asfalta il Milan e comanda il campionato. Tris Juve alla Lazio

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L’Inter demolisce il Milan nel “Derby della Madunina” e si gode il primato in classifica, in solitaria: 12 punti in queste prime 4 gare di campionato. Unica squadra di Serie A ancora a punteggio pieno: un bel viatico per lo scudetto della “seconda stella”, quella del 20esimo titolo di campione d’Italia. E’ ancora presto per fare pronostici, ma, questa Inter fa paura e a oggi è la candidata numero uno per il trionfo finale. Al Meazza finisce addirittura 5-1 per i nerazzurri trascinati da un super Mkhitaryan: due gol e un assist per il centrocampista armeno. Partecipano alla festa con sigilli personali anche Thuram (gran gol), Calhanoglu su rigore e Frattesi. Inutile la rete di Leao che aveva riacceso le speranze rossonere dopo il 2-0 firmato dall’attaccante francese.

San Siro: spettacolo sugli spalti e un 2023 da incubo per il Milan nelle stracittadine. Il derby di Milano anche stavolta ha regalato un grande spettacolo nelle due Curve dello stadio prima del fischio d’inizio, con splendie coreografie e gli immancabili sfottò reciproci. Una sana rivalità. Ma questo anno solare si conferma disastroso per il Diavolo negli incroci con i cugini con 5 sconfitte in 5 partite: il derby di ritorno dello scorso campionato, quello di Supercoppa italiana, i due della semifinale di Champions League e la sfida di oggi. Cinque vittorie su 5 e cinquina finale per i ragazzi di Simone Inzaghi. Per fortuna dei milanisti il prossimo derby è molto lontano visto che è in programma il 21 aprile 2024.

L’altro anticipo del pomeriggio di sabato: tris Juve alla Lazio e secondo posto per Madama. All’Allianz Stadium, la Vecchia Signora supera di slancio la squadra di Maurizio Sarri: 3-1 il risultato finale. Sugli scudi Dusan Vlahovic autore di una doppietta; bene anche Federico Chiesa che firma il momentaneo 2-0 prima del gol di Luis Alberto e del bis dell’attaccante serbo. Al termine, gli uomini di Max Allegri sono stati applauditi dai quarantamila spettatori presenti per la bella prestazione.

Numeri importanti per la Juventus. Segnali preziosi in chiave lotta scudetto arrivano dai due attaccanti: 4 reti in 4 gare per Vlahovic, 3 per Chiesa. In generale: 10 punti in 4 partite, primo successo in uno scontro diretto e un bel segnale al campionato. Questa Juve fisica, grintosa, tenace, cinica e senza Coppe europee, che gioca anche bene, può lottare per lo scudetto fino all’ultimo. La Lazio, invece, dopo le due sconfitte contro Lecce e Genoa e la bella vittoria di Napoli prima della sosta per le Nazionali, ripiomba nelle difficoltà: terza battuta d’arresto in queste prime 4 giornate per i biancocelesti.

Il Genoa spaventa il Napoli a Marassi, poi i partenopei rimontano: 2-2. Per oltre un’ora, un piccolo Napoli è letteralmente dominato da un super Grifone. Le reti dei padroni di casa: un colpo di testa di Bani nel primo tempo e nella ripresa una gran botta di Retegui mandano in delirio il Luigi Ferraris. La squadra di Rudi Garcia fa quasi tenerezza, nella prima frazione di gioco non tira mai in porta; letteralmente incapace di reagire, imbambolata e senza gioco. Lontanissima parente della squadra guidata da Spalletti. Poi, un lampo nel buio: Raspadori entra al posto di Anguissa e al 76′ riapre il match. Dopo 8 minuti è Politano a segnare il gol del pareggio. Grande rammarico in casa Genoa: i liguri avrebbero strameritato di vincere, ma, spesso il calcio sa essere cinico e baro.

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