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Milan: cena di gruppo e obiettivo Juventus

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Fame di vittoria, anche se l’avversario si chiama Juventus. E visto che l’appetito vien mangiando il Milan ha cominciato da un ristorante in zona Brera, a Milano, per fortificare ancora di più lo spirito di spogliatoio in vista del delicato appuntamento di domani. Volti distesi e sorridenti dopo i 13 punti in 5 partite che hanno rimesso in carreggiata la squadra. Ora però bisogna alzare l’asticella anche se contro i primi della classe non sarà facile.

“La gara con la Juventus? Una partita fondamentale che evoca tanti ricordi dal primo anno dello scudetto con il gol di Gullit fino a Manchester che è indimenticabile”. Con queste parole l’ad Adriano Galliani ha presentato la sfida contro Buffon e compagni. Le insidie sono molte: se all’andata a San Siro e a dicembre Doha in Supercoppa i rossoneri sono riusciti a spuntarla, in Coppa Italia è arrivata invece la sconfitta. Allo Juventus Stadium poi un successo manca da moltissimo tempo.

Lo sa bene Vincenzo Montella, che al termine della cena, non ha nascosto che “bisognerà giocare sicuramente al meglio”. Il tecnico è certamente uno dei grandi protagonisti dell’ottima stagione che sta vivendo il Milan e spera di restare a lungo nel club di via Aldo Rossi: “Mi piacerebbe – ha rivelato alla Gazzetta dello Sport – avere la possibilità di crescere insieme. Vorrei aiutare la squadra a migliorare e vincere ancora, tutto dipende dalla condivisione degli obiettivi e dal sapersi rinnovare. Non è questione di restare un anno, tre, cinque, dieci e nemmeno di cicli da aprire o chiudere. Tutta teoria: se c’è comunione d’intenti puoi ripartire dallo stesso posto”.

Ripartire magari già con un successo domani, considerando che nel fortino bianconero ancora nessuno quest’anno è riuscito nell’impresa di conquistare tre punti. L’obiettivo è il ritorno in Europa: “Intorno al risultato gira molto, non tutto. Penso sia più giusta una valutazione complessiva che, esempio, possa prescindere dall’arrivo al sesto o settimo posto. Il mio giudizio è già positivo, sono contento della crescita e dell’atteggiamento della squadra. Per l’Europa ci sono più competitor: anche l’Atalanta durerà fino alla fine. Champions? Recuperare posizioni lassù è difficile, ma l’ambizione bisogna sempre porsela. Magari se allo Stadium…”.

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