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Mixed zone, Allegri: “Felice di sedersi per programmare il futuro alla Juve? Assolutamente sì. A fine stagione bisogna sedersi per fare le valutazioni del caso”

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Mixed zone, 2-2 tra Cagliari e Juventus, i bianconeri rimontano due goal ma non basta per non tremare di fronte alla possibilità di perdere il terzo posto. A fine gara le parole di Allegri a Dazn, tutto sommato tranquillo.

SULLA GARA- “Abbiamo preso 7 ripartenze, perché continuavamo a giocare tic e toc vicino e continuavamo a sbagliare. Quando trovi queste squadre come il Cagliari che ti saltano addosso, bisognava fare la battaglie. Tecnicamente abbiamo avuto delle difficoltà e non abbiamo capito la partita”.

COSA SERVIVA- “Bisognava mettere la palla sopra perché la palla non schizzava e si fermava e andare a prendere le seconde palle. Invece, abbiamo preso 7 ripartenze e abbiamo sbagliato tutto tecnicamente senza vincere un contrasto. Quando giochi queste partite se non ti metti alla pari dell’avversario dopo ne esci con le ossa rotte”.

SUL FUTURO- “Felice di sedersi per programmare il futuro alla Juve? Assolutamente sì. A fine stagione bisogna sedersi per fare le valutazioni del caso, ma ora bisogna raggiungere la Champions e la finale di Coppa Italia contro una Lazio forte”.

A SKY SPORT- “Bisogna capire la partita. Abbiamo preparato un partita per fare una cosa e poi non riusciamo a giocare, perché ti saltano addosso. Loro hanno fatto una partita fisica e bella perché hanno vinto tanti contrasti. In queste sfide o esci con la tecnica o devi variare mettendo la palla sopra, ma non l’abbiamo fatto. Nel secondo tempo l’abbiamo recuperata e i ragazzi sono stati bravi, ma questo ci deve far pensare. Noi siamo una squadra che non sta dentro alla partita e se non corriamo come gli altri difficilmente possiamo vincere le partite. Poi nel secondo tempo loro sono calati e noi tecnicamente abbiamo fatto una partita migliore. Però nel primo tempo non abbiamo capito la partita”.

SULLA RIPRESA- “Questo è un pregio, ma c’è il dato di fatto che non puoi lasciare un primo tempo intero all’avversario. Abbiamo preso il primo rigore da un fallo laterale e abbiamo preso una ripartenza e abbiamo continuato. Il capire le partite ti fa crescere, vuole dire essere maturo. Capire la partita è fondamentale. Anche perché a Cagliari è sempre difficile, il campo è folto, la palla si ferma ed è complicato giocare bene tecnicamente. È più difficile. Qui non abbiamo vinto mai facilmente e non beiamo capito. Ma è successo in altre partite. Se vuoi crescere e alzare il livello devi capire la partita”.

SULLA COPPA ITALIA- “Non c’è da riscattarsi c’è da andare in finale contro una Lazio importante. Se giochiamo come nel primo tempo di oggi però sarà difficile”.

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