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Mixed zone, Pioli: “Ci è mancata efficacia e nel primo tempo anche pulizia tecnica”. Sarri: “Risposte? Siamo vicini, ci manca poco per essere competitivi”

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Mixed zone, Stefano Pioli amaro dopo lo 0-0 contro il Borussia Dortmund, il secondo consecutivo dopo quello col Newcastle. A fine gara le sue parole di rammarico a Prime Video.

SULLA GARA- “Ci è mancata efficacia e nel primo tempo anche pulizia tecnica. Le occasioni del secondo tempo sono state importanti e non essere riusciti a segnare ancora una volta è un peccato. In Europa il ritmo si alza e noi dobbiamo saper stare a quel livello lì. Stasera ci siamo stati”.

RIFLESSIONI- “L’intenzione era quella di andare a prenderli alti fin da subito. Abbiamo recuperato tanti palloni, ma poi li abbiamo gestiti male e abbiamo consentito loro di metterci sotto nel primo tempo. Diamo merito anche ai nostri avversari, ma poi abbiamo giocato un ottimo secondo tempo”.

A SKY- “Viviamo con grande concentrazione sapendo di non poter sbagliare un colpo. Il nostro girone è quello con la qualità più elevata. Il doppio confronto con il PSG sarà fondamentale”.

SU LEAO- “Rafa ha fatto un’ottima partita, ci si aspetta sempre che faccia cose eccezionali, ma è stato una spina nel fianco per i nostri avversari. Il non vincere queste due partite di Champions ci fa male, dobbiamo essere più cinici”.

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GRAN PRIMO TEMPO- “Abbiamo fatto un gran primo tempo, all’inizio del secondo c’era la possibilità di andare in vantaggio, poi abbiamo avuto un periodo di sofferenza, ma siamo stati a restare dentro la partita e quando succede questo spesso si viene premiati”.

RIFLESSIONI-  “Risposte? Siamo vicini, ci manca poco per essere competitivi. Purtroppo quel poco è la differenza tra vincere e perdere, però è poco e quindi si può colmare. Spero che la partita di stasera dia una botta di fiducia e coraggio e che si possa avere un periodo piu’ positivo”.

E ANCORA- “Come avevamo previsto è stata una partita ad alta intensità, loro non sono una squadra anglosassone, hanno rapidità, intensità, dinamismo. Quando giochi a questi ritmi è chiaro che tanti giocatori arrivano al 60-70′ un po’ in difficoltà, poi avevo due o tre giocatori che avevano giocato tantissimo, volevo preservarli anche per la prossima partita. Un conto è fare 60 minuti e uscire con 8 km sulle gambe, un altro è farne 97-98 e uscire con 13 km sulle gambe”.

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