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MONDIALANDIA/ Russia 2018, scattano i quarti di finale. Rischio “maledizione di Montezuma” per il Brasile. E poi: “Celeste” contro “Bleus”

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Rio de Janeiro - A seleção brasileira de futebol enfrenta a Alemanha, no Maracanã, em busca da medalha de ouro nas Olimpíadas Rio 2016 (Fernando Frazão/Agência Brasil)

Due giorni di riposo a Russia 2018 e ora sotto con i quarti di finale che si annunciano appassionanti e ricchi di spunti interessanti. Due supersfide caratterizzano la prima giornata in questo venerdi 6 luglio: Uruguay-Francia e Brasile-Belgio. Il match tra sudamericani e francesi è in programma alle 16 al Nizhny Novgorod Stadium. Alla vigilia il tecnico francese Didier Deschamps dichiara: “L’Uruguay si difende meglio dell’Argentina, dovremo essere bravi se vogliamo volare in semifinale”. Dunque, il c.t. transalpino mette giustamente in guardia i suoi. E chi sostituirà lo squalificato Matuidi? Ci sono due soluzioni: o Tolisso o il più offensivo Fekir. Uruguay-Francia sarà anche la grande partita del “Maestro” Oscar Washington Tabarez che dice: “Se riuscissimo a passare sarà meraviglioso, non solo per dove saremo arrivati, ma anche per aver battuto una squadra tanto grande come la Francia”. Pesantissima per la “Celeste” l’assenza di bomber Cavani. Salvo clamorosi recuperi dell’ultim’ora, “el Matador” a causa dell’infortunio al polpaccio andrà in panchina. Al suo posto dovrebbe giocare Stuani: coppia d’attacco col “Pistolero” Suarez a completare il 3-5-2 di Tabarez. Stuani: 32enne attaccante dei catalani del Girona.

Kazan Arena: alle 20 si gioca Brasile-Belgio. I verdeoro di mister Tite puntano su Fernandinho per contenere le folate belghe. Il c.t. della Seleçao recupera Marcelo, uscito dopo 10 minuti nell’ultimo match del girone contro la Serbia. L’allenatore brasiliano vuole solo evitare una cosa: andare ai calci di rigore. Paura nonostante tra i pali abbia quello che a oggi è considerato il miglior portiere del mondo: il romanista Alisson corteggiato da Real Madrid, Chelsea e Liverpool. Ma lo sappiamo, i calci di rigore sono una lotteria. Paura anche perchè c’è pure una sorta di “maledizione di Montezuma” che aleggia sul Brasile: storicamente, chi batte il Messico agli ottavi di finale, non solo non vince la Coppa del Mondo ma non va neanche in finale. Accade dal 1994. Quindi, a livello di cabala i brasiliani rischiano grosso, ma, i tabù sono fatti per essere sfatati. “Maledizioni” a parte, c’è da considerare anche la forza del Belgio, soprattutto in fase offensiva. Quella dei “Diavoli rossi” è oggettivamente una squadra ben attrezzata, che potrebbe far soffrire parecchio gli uomini di Tite. Belgi però fragili in difesa: spesso durante le gare la compagine guidata da Martinez, ovvero il c.t. che ha lasciato a casa il neo-interista Nainggolan, tende ad allungarsi subendo parecchio come si è visto contro il Giappone.

Sabato 7 luglio spazio agli altri due quarti di finale. Ore 16: Svezia-Inghilterra alla Samara Arena. La nazionale di Andersson, prima nel gruppo F con 6 punti, ha battuto agli ottavi la Svizzera grazie a un gol di Forsberg deviato da un avversario. Mentre, l’Inghilterra (seconda dietro al Belgio nel girone G) è reduce dal sofferto match contro la Colombia, deciso solo ai calci di rigore. L’ultimo quarto di finale vedrà scendere in campo i padroni di casa contro la Croazia: alle ore 20 allo stadio Olimpico Fist di Sochi. La Russia (seconda nel gruppo A con 6 punti) ha eliminato a sorpresa la Spagna negli ottavi, dopo 120 minuti ad alta tensione e un verdetto deciso ai tiri dal dischetto. Gli uomini di Cherchesov si preparano ad affrontare i croati che hanno mandato a casa, sempre ai rigori, la Danimarca. Un intero popolo è pronto a trascinare la squadra in semifinale. Sarebbe il coronamento di un Mondiale organizzato egregiamente dal Cremlino.

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