ART News

Agenzia Stampa per emittenti radiofoniche

Netanyahu: “Devasteremo il Libano se Hezbollah entrano in guerra”. Diciassette camion umanitari verso la Striscia

2 min read

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu rivolgendosi ai miliziani di Hezbollah, che nelle scorse ore hanno lanciato una serie di razzi verso il nord del Paese, dice: Se decidono di entrare in guerra con Israele, la risposta sarà ‘inimmaginabile’ e per il Libano sarà la devastazione totale”. In un tweet il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha scritto: ”Israele ha il diritto di difendersi ma allo stesso tempo, il primo ministro Netanyahu e io abbiamo discusso di come Israele debba operare secondo le leggi di guerra. Ciò significa proteggere i civili in combattimento nel miglior modo possibile”.

L’esercito israeliano ha poi fatto sapere di aver ucciso Muhamad Qatmash, il vice capo dell’artiglieria di Hamas a Gaza, responsabile per le operazioni nella Brigata Centrale. Secondo il portavoce militare, Qatmash ha avuto un ruolo significativo nella programmazione e nell’esecuzione del fuoco verso Israele.

Diciassette camion umanitari hanno attraversato il valico egiziano di Rafah verso la Striscia di Gaza, bombardata e assediata da Israele, il secondo convoglio in due giorni destinato al territorio palestinese dall’inizio della guerra tra Israele e Hamas. Sono entrate a Gaza anche le prime sei autocisterne di carburante per alimentare i generatori di due ospedali.

Intanto è salito a 4.651 il numero dei morti a Gaza per gli attacchi di Israele. Lo ha fatto sapere, citato dai media, il ministero della Sanità locale secondo cui i feriti sono ora 14.245. Il Ministero della Sanità di Gaza ha inoltre riferito che il numero di rifugiati nella Striscia ha raggiunto 1,4 milioni di persone: 685.000 rifugiati si sono trasferiti a vivere con altre famiglie, 544.000 si sono trasferiti nelle scuole dell’UNRWA, l’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi, circa 100.000 si sono trasferiti in moschee e chiese e circa 70.000 si sono trasferiti nelle scuole statali.

L’Unicef lancia l’allarme: è a rischiola vita di almeno 120 neonati nelle incubatrici degli ospedali di Gaza a causa dell’esaurimento del carburante nell’enclave assediata. Appello anche da parte di Papa Francesco che all’Angelus ha detto: “La guerra è sempre una sconfitta, fratelli fermatevi!”.

Autore