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Novità sulla scuola dopo il caso Rovigo. Ad annunciarle il ministro Valditara

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Sulla scuola potrebbero arrivare novità. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara che dichiara: “Ci dovrà essere un ripensamento sul significato e sul ruolo, all’interno dell’intero anno scolastico, del voto di condotta”. Il riferimento è al caso di Rovigo, dove sono stati promossi con 9 in condotta due studenti che a ottobre 2022 spararono con una pistola ad aria compressa contro una docente.

“Dobbiamo ridare autorevolezza alla figura del docente, rimettere il docente al centro della società” ha continuato il ministro che ha aggiunto: “Occorrono anche provvedimenti. Ha terminato i lavori il gruppo di lavoro di lotta al bullismo: già dalla prossima settimana lavoreremo per proporre e trovare soluzioni interessanti, fortemente innovative. Io sono personalmente contrario a utilizzare l’istituto della sospensione come un abbandonare il ragazzo al suo destino. Ci deve essere più scuola per un bullo, per chi si rendere artefice di comportamenti trasgressivi, più attività di volontariato sociale. È necessario un insieme di interventi coerenti che ridia più autorevolezza e tutela ai docenti, più rispetto nelle scuole, più rispetto dei docenti e dei beni pubblici”.

Lettera alla preside. Il ministro ha mandato una missiva alla preside, in cui ha detto che “dare 9 a chi a sparato lo ritengo un messaggio diseducativo. Ci sono tanti voti a disposizione. Siccome c’è l’autonomia delle scuole e il ministro non può dire decido io, gli ispettori sono stati mandati per capire se gli scrutini sono stati coerenti con i regolamenti interni. Vogliamo capire anche qui se ci sono margini di manovra che il ministero può avere. A breve gli ispettori faranno una relazione, ma non basta mandare gli ispettori: interverremo anche sul voto di condotta”.

Ad Abbiategrasso episodio analogo, ma esito diverso. Lo studente che ha accoltellato la professoressa è stato bocciato ed espulso dall’istituto. Dice Valditara: “Sul caso di Abbiategrasso, non posso che sottolineare che le scuole sono autonome, hanno ritenuto di fare una determinata scelta, che tenuto conto della condizione è stata considerata la più opportuna e la più giusta e io rispetto l’autonomia delle scuole. A me non spetta giudicare i genitori. Io rispetto l’autonomia di una scuola che ha deciso in un certo modo”.

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