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Bologna: pericolo scontri in vista della manifestazione

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Presidio dei gruppi antagonisti contro la decisione del segretario nazionale della lega nord Matteo Salvini di effettuare un sopralluogo al campo nomadi di etnia Rom di Via Erbosa a Bologna. Sabato 8 Novembre 2014. ANSA / MICHELE NUCCI

Sono ore di tensione quelle che a Bologna attendono l’arrivo dei leader di centrodestra che domenica, seguiti dai propri elettori, scenderanno in piazza per la manifestazione organizzata da Matteo Salvini contro il governo Renzi.

Ci saranno, oltre al leghista, Silvio Berlusconi che in una nota ieri ha confermato la propria presenza e la Meloni, già al fianco di Salvini nella manifestazione del 28 Febrbraio scorso tenutasi a Roma. Allora presero parte anche i rappresentanti di Casapound che domenica non ci saranno poichè contrari alla presenza del Cavaliere.

Città blindata, sono attese circa 15 mila persone in quella che secondo Gianluca Pini, deputato del Carroccio che sta curando l’organizzazione, “sarà la manifestazione più grande degli ultimi anni, una cosa mai vista neppure a Pontida”.

Bologna però non è Roma ne tanto meno fa parte delle mura lombarde e seppur anche in quel giorno di Febbraio a piazza del Popolo non mancarono scontri tra forze dell’ordine e antagonisti, quello che si prospetta tra qualche ora è qualcosa che assomiglia molto a una guerriglia. Organizzata e premeditata. Da giorni infatti, collettivi studenteschi, centri sociali e altre frange della sinistra più estrema stanno organizzando contromanifestazioni, proprio per dare un segnale a “quella destra” che a Bologna, secondo loro, non dovrà metter piede.

L’8 novembre vi voglio tutti carichi – si legge nei gruppi Facebook dell’Università bolognese – preparatevi ad un livello di ignoranza e violenza totale. Preparate molotov e fumogeni che domenica si spezzano le reni a qualcuno“. E’ solo una delle tante minacce che in queste ore stanno comparendo sul web e tra le vie di Bologna, tappezzata da slogan anti-leghisti che recitano frasi tipo ” Lega ladrona Bologna non perdona“, ma anche (simpaticamente) ” tortellini contro Salvini”.

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I cortei antagonisti partiranno intorno alle 10 da via Stalingrado e da piazza XX Settembre. L’intenzione è quella di arrivare in prossimità di Piazza Maggiore dove circa 2000 uomini delle forze dell’ordine presidieranno la zona per far si che le 2 opposizioni non vengano a contatto.
“Vogliamo rovesciare la paura contro chi fomenta” spiega uno degli organizzatori del contro-corteo, il cui intento è quello di “vendicare” il giovane investito dall’auto blu di Salvini durante la visita finita a calci e pugni in un campo rom lo scorso anno. Vicenda che il leghista commentò con un sonoro “bastardi” sulla prorpia pagina Facebook. Al termine degli scontri un gruppo di manifestanti aggredì un cronista provocandogli addirittura una frattura al braccio.

Molto critico il sindaco di Bologna Virginio Merola (Pd): “ Salvini ha sbagliato città” spiega. E mentre dalla sede della Lega fanno sapere che si tratterà di una “invasione pacifica” l’allerta in vista dell’evento rimane massima.

Manifestare dovrebbe essere un diritto di tutti, farlo liberamente senza disturbare e creare danni a cose e persone è garantito dalla Costituzione, la stessa che (art.13) “punisce ogni forma di violenza fisica e morale sulle persone comunque sottoposte a restrizioni di libertà“. Speriamo che il concetto non sfugga a nessuno.

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