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Calcio, la Serie B perde la faccia. Campionato stravolto: Palermo retrocesso in Lega Pro

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Si avvicina l’estate e puntualmente esplode il caos campionato di Serie B. Ma come, dopo quanto accaduto l’anno scorso e la riduzione del torneo da 22 a 19 squadre, con tanto di turno di riposo a rotazione, non si era detto che quella fosse la soluzione migliore per mettersi al riparo da problemi giudiziari e di bilancio dei club? Alla faccia di molte compagini che aspiravano ai ripescaggi dopo i fallimenti eccellenti di Avellino, Cesena e Bari. Un “golpe” messo in atto dalla Lega di B con l’avallo dell’allora commissario straordinario della Federcalcio, e penalizzante nei confronti di Entella, Ternana, Pro Vercelli, Novara, Siena e Catania. Dalla calda estate 2018 a oggi non è cambiato niente. Ci risiamo. Ultimo posto in classifica e retrocessione in Serie C per il Palermo. Il Tribunale federale si è dunque espresso, accogliendo le richieste della Procura Figc. I rosanero sprofondano in un incubo e il torneo cadetto subisce un violento scossone alla vigilia di playoff e playout con quest’ultimi cancellati contro ogni regolamento. Ancora una volta le regole sono state calpestate. Cambia tutto, ennesimo campionato falsato. Pazzesco. Secondo molti addetti ai lavori ci troviamo di fronte a un’ingiusta “sentenza politica” pilotata dai vertici della Lega di B. Ora prepariamoci ad un’altra estate calda a colpi di ricorsi e controricorsi. Una farsa totale.

In pochi giorni il Palermo passa dal terzo all’ultimo posto della classifica. Ovvero, il club siciliano passa dalla possibilità di tornare in A attraverso i playoff, all’inferno della Lega Pro. Al momento, il club isolano paga le irregolarità contabili della gestione Zamparini. Nonostante ciò, il deferimento con richiesta di radiazione per l’ex patron avanzato dalla Procura è stato dichiarato “inammissibile” in questa sentenza di primo grado. Mentre, il revisore dei conti Anastasio Morosi viene condannato a cinque anni più preclusione (di fatto, la radiazione). La Procura federale, che aveva ricevuto gli atti dai magistrati palermitani di fronte ai quali Zamparini andrà a processo il 2 luglio, contestava agli ex amministratori del club siciliano ripetuti illeciti amministrativi, solo in virtù dei quali il Palermo era riuscito a ottenere le iscrizioni a tre campionati consecutivi: dal 2015 al 2017. La domanda a questo punto sorge spontanea: ma in tutto questo tempo la Covisoc (la Consob del calcio) cosa ha fatto? Cosa ha controllato? Nulla. E i giudici scrivono: “Il quadro descritto emerge in tutta la sua gravità”. Entro dieci, massimo quindici giorni sarà discusso l’appello, intanto playout cancellati e date dei playoff confermate, si comincia nel prossimo weekend in barba al ricorso del Palermo. Per la serie, al peggio non c’è mai fine.

Le assurde scelte della Lega. Il Consiglio direttivo della Lega di Serie B, ha così deliberato: “Abbiamo deciso all’unanimità di procedere con le partite dei playoff con le date già programmate lo scorso 29 aprile. Ma soprattutto in conformità al suddetto dispositivo procediamo al completamento delle retrocessioni di cui tre già avvenute sul campo in data 11 maggio 2019 (Foggia, Padova e Carpi) e la quarta (Palermo) decisa dalla giustizia sportiva”. Pertanto, alla luce di quanto deciso dalla giustizia sportiva, il Perugia di Nesta entra all’ottavo posto della griglia playoff al posto dei rosanero e le sfide del primo turno (in programma tra venerdì 17 maggio e sabato 18 maggio), diventano Spezia-Cittadella e Verona Perugia. Fino alla sentenza invece la situazione era questa: Foggia, Padova e Carpi in C, playout tra Salernitana e Venezia. Tutto capovolto: la Salernitana di Claudio Lotito e il Venezia si salvano, retrocede il Foggia e spareggio salvezza annullato.

La variabile impazzita. Ma non è finita qui perchè, come se non bastasse, resta una variabile impazzita, la bomba non ancora disinnescata dai pilateschi membri della Lega di B; pilateschi come furono pilateschi l’estate scorsa varando un campionato di B a 19 squadre. Potrebbe esplodere la mina Foggia. Infatti, in tarda serata il club pugliese ha reso noto che farà ricorso: “La società Foggia Calcio, preso atto dell’odierna decisione del Consiglio direttivo della Lega Nazionale Professionisti di Serie B, sta valutando con i propri legali le iniziative più opportune a tutela degli interessi del Foggia Calcio e dei suoi tifosi”. Ergo, la Salernitana potrebbe retrocedere al posto del Foggia se venerdì prossimo il Collegio di Garanzia accoglierà il ricorso dei dauni contro la penalizzazione di 6 punti. La società rossonera chiede una rideterminazione (basterebbe un punto) della sanzione “riducendola nella misura ritenuta di giustizia”. Ricordiamo che il Foggia era stato penalizzato inizialmente di 15 punti, poi via via ridotti “per avere reimpiegato nell’attività gestionale e sportiva nel corso delle stagioni sportive 2015-2016 e 2016-2017 un importo monetario molto ingente, sia a mezzo di bonifici, sia a mezzo di denaro contante, proventi di attività illecite di evasione e/o elusione fiscale, alcune delle quali integranti anche reato”. Come l’anno scorso, siamo alla farsa, alla farsa totale.

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