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L’Inter di Conte fallisce il match point per il titolo d’inverno. La Lazio sa solo vincere, Napoli sempre più giù

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Grandi emozioni al giro di boa di un massimo campionato di calcio che si conferma sempre più incerto ed equilibrato. Negli anticipi della 19° giornata di Serie A, l’Inter fallisce il match point per laurearsi campione d’inverno. Al Meazza contro l’Atalanta finisce 1-1. E va anche bene ai nerazzurri di Antonio Conte visto che a pochi minuti dal termine Handanovic para un rigore a Muriel. Lautaro porta avanti la squadra di casa, Gosens la raggiunge e Handa la salva. Pertanto, per assegnare il platonico titolo d’inverno, bisognerà attendere Roma-Juventus di domenica sera. Con una vittoria della squadra di Sarri: sorpasso bianconero e “mezzo scudetto”. L’Inter dunque si aggrappa alla squadra di Fonseca: in caso di pareggio o vittoria giallorossa, nerazzurri primi in classifica alla fine del girone d’andata grazie a una migliore differenza reti. Ricordiamo infatti che gli scontri diretti (la Juve ha vinto il primo per 2-1 a San Siro), valgono solo in caso di arrivo a pari-punti al termine della stagione. Intanto, la Lazio continua a spaventare le prime due della classe: Napoli battuto 1-0 a Roma e decima vittoria di fila per gli inarrestabili biancocelesti, al momento terzi a 4 punti dalla vetta ma con una partita in meno (devono recuperare la sfida interna contro il Verona). Attenzione a questa Lazio: bella e fortunata.

Stadio Meazza di Milano: l’Inter rallenta, l’Atalanta fa un figurone. Sulla ruota di San Siro esce un pareggio: ma è un crescendo di emozioni. I calciatori di Antonio Conte giocano come furie il primo tempo, ma i nerazzurri di Gasperini hanno un motore inesauribile e non abbassano mai la testa. Il solito Lautaro Martinez è subito super e firma l’1-0. La Dea però non molla e viene penalizzata dall’arbitro Rocchi e dal Var che negano un rigore ai bergamaschi con tanto di espulsione dello stesso Lautaro. E ancora: Gasp fa paura con il gol di Gosens e il para-rigori Handanovic è strepitoso nel neutralizzare il penalty di Muriel a 2 minuti dal 90′ (foto). Il punto consente comunque all’Atalanta di agganciare la Roma al quarto posto. Sull’Inter, ribadiamo un vecchio concetto: questa squadra ha bisogno di rinforzi per competere fino all’ultima giornata per lo scudetto. Non a caso, la società nerazzurra si sta muovendo molto sul mercato di gennaio. A breve, dovrebbero arrivare i primi importanti annunci. I nomi più gettonati sono: Eriksen, Young e Vidal.

Lazio da 10 e lode, Napoli sempre più giù. Ancora una vittoria dunque per la compagine di Simone Inzaghi: è la decima consecutiva in campionato, nuovo record assoluto per la squadra biancoceleste. Nella stagione 1998-99, la Lazio, all’epoca guidata da Sven Goran Eriksson si fermò a 9 successi di fila. Questa Lazio è bellissima ma anche fortunata: vince ancora una volta senza meritarlo, un pareggio sarebbe stato più giusto alla luce della prestazione dei partenopei e di quanto visto in campo. Decisivo l’ennesimo guizzo del capocannoniere Immobile, bravissimo a sfruttare un clamoroso errore del portiere Ospina (sostituto dell’infortunato Meret) a pochi minuti dal termine. Ora super Ciro guida la classifica dei bomber della Serie A con 20 reti. I capitolini peraltro sfatano anche alcuni tabù: da anni infatti gli azzurri maramaldeggiavano nell’Olimpico laziale; mentre Inzaghi da allenatore non aveva mai battuto il Napoli.

L’analisi del match di Roma. Lazio meno brillante del solito ma i biancocelesti confermano ancora una volta di avere un carattere d’acciaio e di non soffrire più di quei cali di tensione che li hanno frenati l’anno scorso e all’inizio di questa stagione. La scossa risale al 19 ottobre scorso: Lazio-Atalanta 3-3 con i padroni di casa capaci di rimontare ben tre reti alla straripante Dea dopo che il primo tempo si era chiuso con i bergamaschi in vantaggio per 3-0. Da quel giorno, l’Aquila ha sempre vinto tra campionato e Supercoppa; girando a vuoto solo in Europa League dalla quale non a caso è stata eliminata. Il Napoli, invece, è decisamente l’altra faccia della medaglia; lo sciagurato Napoli di quest’anno perde anche quando non lo merita. La formazione di Gattuso, infatti, dopo un primo tempo ordinato, era riuscita a prendere il comando delle operazioni nella ripresa, ma non è stata capace di trovare il gol. Grande recriminazione per il palo colpito da Zielinski sullo 0-0 e per le parate di Strakosha nell’assalto finale. Al contrario, la bella e fortunata Lazio, ha sfruttato al meglio la prima vera occasione; come detto su regalo degli avversari.

 

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