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Mixed zone, Allegri: “Vlahovic deve migliorare su alcuni aspetti, Dybala grande professionista”. Inzaghi: “Fiducia dopo Torino”

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Mixed zone, vincono Inter e Juve, al termine delle gare le parole di Inzaghi ed Allegri che ora attendono Milan, Napoli, Roma, Lazio ed Atalanta. Andiamo a vedere che cosa hanno detto i due tecnici, partendo da Allegri.

CONTRACCOLPO INTER- “Era una partita molto importante per noi perché perdere in casa con l’Inter è stato un contraccolpo psicologico, ci ha tagliati fuori dalla lotta scudetto. Abbiamo subito poco o niente dal Cagliari. Vittoria importante perché abbiamo tenuto a distanza la Roma e le inseguitrici”.

E ANCORA SULL’INTER- “Domenica abbiamo perso lo scontro diretto che ci avrebbe permesso di ambire allo scudetto, infatti l’Inter resta la favorita per lo scudetto. Il contraccolpo è stato forte. Ovvio che il mondo poi ti crolla un po’ addosso. I ragazzi sono stati molto bravi, lucidi abbiamo tirato molto in porta non concedendo quasi nulla. Questa era una partita da vincere per consolidare il quarto posto”.

GOAL DI VLAHOVIC- “Bisogna fare una considerazione, Vlahovic ha 22 anni e gioca da titolare da un anno e mezzo. Alla Juventus c’è una pressione diversa. La sua crescita diventerà totale quando riuscirà a gestire le energie. Deve migliorare sui controlli, ogni tanto la palla gli scappa. Poi però è caparbio, il gol è arrivato con caparbietà. L’abbraccio con Dybala? Questo gruppo di giocatori è diventato importante, c’è voglia da parte di tutti di raggiungere un obiettivo importante. Paulo ha alzato la qualità, con due-tre giocate interessanti”.

SU DYBALA- “Ci sono storie che nascono e finiscono. Fa parte della vita. La società è stata chiara, valutiamo le cose insieme. Paulo si sta impegnando molto nonostante gli infortuni che avuto. Può darci ancora molto fino a fine stagione. E poi si sta rivelando un grande professionista”.

Anche Inzaghi più sereno e rilassato dopo la gara con il Verona, un risultato preventivato dai più per via della differenza motivazionale

VERONA SQUADRA FORTE- “Sapevamo della forza del Verona, abbiamo preparato bene questa gara. Dovevamo approcciarla bene. Benissimo nel primo tempo, in gestione nella ripresa. Abbiamo fatto un tour de force non indifferente, nelle ultime partite non arrivavano i risultati e la testa si era fatta pesante. Dovevamo dare seguito alla vittoria di Torino, altrimenti non sarebbe servito a niente. La vittoria di Torino ci ha dato grande fiducia, la mia non era mai venuta meno. So che allenando l’Inter ci possono essere delle critiche, ci stanno”.

SU DIMARCO- “Ha caratteristiche molto importanti. A Napoli aveva fatto benissimo e Bastoni arrivava da un tour de force. Tutti hanno sempre fatto il loro quando hanno giocato e oggi abbiamo valutato che servisse lui”.

SCUDETTO- “La fiducia ce l’ho sempre avuta perché so il percorso che stiamo portando avanti. Sapevo del rischio di arrivare nella squadra campione d’Italia che perdeva pezzi importanti. Ma la società e i tifosi ci sono sempre stati vicino, tutti hanno capito che questi sacrifici andavano fatti. Ma stiamo facendo un ottimo cammino, siamo lì e ci giocheremo queste 7 partite che mancano nel migliore dei modi. In queste partite ci siamo equivalsi tutti, mancano 7 gare e siamo tutte lì”.

PERISIC PER CORREA- “Può darsi. Gosens sta crescendo e ha bisogno di giocare per trovare minutaggio. Correa temevo si facesse male, non era giusto in quel momento rinunciare a Perisic, ecco perché l’ho messo lì, attacca molto bene la profondità”.

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