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Mixed zone: la soddisfazione di Sarri, quella di Mourinho senza divertimento e l’orgoglio di Italiano

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Mixed zone, Europa e Conference League, tre vittorie su tre che portano la Lazio in vetta ma ancora in lotta, la Roma seconda e sempre in gioco, la Fiorentina invece ai sedicesimi di finale di Conference e pronta a giocarsi il primo posto. Andiamo a vedere che cosa hanno detto i tecnici a fine gare, partendo da Sarri per la Lazio.

GIUSTA SODDISFAZIONE- “Complessivamente bisogna essere abbastanza soddisfatti della prestazione. La squadra ha prodotto a livello di occasioni, anche se la relazione tra le palle gol e i gol fatti è bassa. La partita ce la siamo complicata con il primo gol. Siamo andati sotto dopo pochi minuti su un nostro errore. E’ una gara che si poteva chiudere e risolvere molto prima”.

SUI SINGOLI- “Cancellieri è un ragazzo giovane. Ha fatto meglio da esterno che da centravanti stasera. Ha fatto una buona gara come Marcos Antonio. Il brasiliano è stato un po’ coinvolto nell’errore iniziale, ma poi ha gestito tanti palloni con pulizia. Ci ha dato qualità di palleggio alla fine del primo tempo”.

SU VECINO- “Vecino è un giocatore totale. A me piacciono gli specialisti, ma lui ha tutto. Ha aggressività, intensità, dinamismo, è pericoloso negli inserimenti e prezioso in fase difensiva quando c’è da soffrire. Io sono molto soddisfatto di lui ed ero molto contento quando si è concretizzata sul mercato la possibilità di averlo con noi”.

SU MILINKOVIC SAVIC- “Miglior centrocampista d’Italia? A lui non va detto. Io non gli faccio mai i complimenti perché ho la sensazione che possa fare sempre di più. E’ un grandissimo giocatore, ma ha le potenzialità per diventare qualcosa di più”.

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NON SONO SODDISFATTO- “Non sono divertito, ma soddisfatto. Conoscevamo il risultato del Ludogorets, abbiamo fatto bene in diversi momenti e fatto esordire Faticanti in corso e Volpato dall’inizio. Abbiamo sempre una sorpresa sgradita prima del fischio d’inizio, stavolta è stato Ibanez malato. Ora abbiamo bisogno dell’aiuto dell’Olimpico come l’anno scorso contro il Bodo/Glimt”.

ORA IL GIUSTO RIPOSO- “Già contro il Ludogorets ci siamo messi pressione, oggi c’era un obbligo quasi morale per chi è arrivato qui da Roma risparmiando per viaggiare con la squadra. Ora riposiamo, domani torniamo a casa”.

SUI GIOVANI- “Fa bene anche a me stesso questa freschezza. In tutta la mia carriera ho allenato squadre piene di campioni, era difficile dare spazio ai giovani. Invece è bello veder crescere questi ragazzi, ce ne sono tanti e a me fa un grande piacere. L’importante è non perdere la testa, di questi tempi è facile”.

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“I ragazzi hanno sempre la forza e la capacità di reagire anche nei momenti difficili. E’ una grande dote. Anche oggi abbiamo fatto una grande partita e siamo contenti per la prestazione dei ragazzi. Jovic? Non e’ facile dopo che per tanto tempo non giochi per continuità, sapevamo che dovevamo aspettarlo. Può fare ancora meglio nella tenuta, ha ancora margini di crescita. Ma siamo contenti sia tornato al gol”.

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