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Rassegna: Serie A, la Roma per Donnarumma. Nazionale, oggi i 26 in partenza. Mugello, parla Simoncelli mentre la procura di Firenze apre un fascicolo

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Rassegna stampa di martedì 1 giugno, in primo piano l’Europeo Under 21 con l’Italia che si ferma ai quarti di finale, la squadra di Nicolato perde ai supplementari 5-3 con il Portogallo. Non basta agli azzurrini reagire alla doppietta di Dany Mota e al gol di Gonçalo Ramos, le reti di Pobega, Scamacca e Cutrone, quest’ultima all’89’, servono purtroppo solo alle statistiche. Ai supplementari il secondo giallo a Lovato complica ulteriormente le cose, decidono Jota al 109’ e Conceiçao al 119’. Ora i lusitani affronteranno la Spagna in semifinale, in virtù del 2-1 alla Croazia, sempre ai supplementari. Andiamo a vedere che cosa ha detto il c.t. Nicolato, al termine dell’incontro: “Io sono felice di ogni posizione conquistata se l’abbiamo fatto dando il massimo di noi stessi. Facciamo i complimenti agli avversari, che sono di altissimo livello. In questa partita c’è un vincitore ma l’altra squadra è vincente comunque, perché ha dimostrato un grandissimo coraggio, siamo stati molto propositivi, abbiamo creato situazioni e le abbiamo subite. Mi sono divertito, l’atteggiamento è stato ineccepibile. Ringrazio i miei giocatori, mi hanno dato tantissimo. Li abbraccio tutti, anche quelli che non erano qui, sono stati veramente importanti, non li dimenticherò mai. Abbiamo una forza interiore che poche squadre hanno, questo ci gratifica molto, vedere ragazzi che onorano la maglia azzurra”.

PANCHINE E CALCIOMERCATO- Non solo nazionale, le prime pagine odierne aprono nettamente al calciomercato e alle panchine dei protagonisti della prossima stagione. Gazzetta dello sport di oggi apre in prima pagina con la chiamata di Mourinho a Donnarumma: “È senza squadra. La Roma prova il super colpo grazie a José”. E sempre in tema Milan, o quasi, il riscatto di Tomori attende solo la firma sul contratto: “Milan, per Tomori chiesto lo sconto”. Giroud?: “Fatta l’offerta. 2 anni”. La Juventus sulla colonna di destra: “Allegri vede Agnelli. Parte il piano per la nuova Juve. Bonucci-Chiellini verso la conferma”. E a pag. 2 una lunga intervista a Romelu Lukaku, neo campione d’Italia con l’Inter e felice con la sua passione, una tra le più grandi: “Lukaku, MVP in A, e la sua passione per la musica: «Io, aspirante rapper Jay-Z mi ha cambiato la vita e insegnato a credere in me. La nostra vittoria è figlia del sacrificio». E torniamo alla nazionale, giornata importante per quella maggiore, come riportato dalla rosea in prima pagina: “Oggi i 26 nomi. Toloi avanti su Mancini. Attesa Sensi”. Poi l’approfondimento: “Mancano meno di 24 ore alle scelte definitive- si legge- Entro la mezzanotte di stasera le 24 nazionali devono comunicare all’Uefa le liste dei 26 convocati per l’Europeo. Al momento Roberto Mancini ha compilato una rosa di 28 giocatori: oggi quindi ne dovrà tagliare 2 (si presume un difensore e un centrocampista)”.

REPUBBLICA- Il Corriere della sera di questa mattina torna su quanto accaduto nel week end scorso al Mugello e quindi sulla morte del giovane pilota svizzero, Dupasquier: “La Procura di Firenze- si legge- ha aperto un fascicolo, al momento senza indagati, sulla morte di Jason Dupasquier. Il pilota svizzero di 19 anni si è spento domenica all’ospedale di Careggi dove era stato ricoverato in gravissime condizioni dopo l’incidente di sabato nelle qualifiche della Moto3 al Mugello”. Su Repubblica invece una lunga intervista a Paolo Simoncelli, protagonista suo malgrado da 10 ormai della lotta quotidiana che deve affrontare un genitore per sopravvivere alla perdita di un figlio: “La morte di Dupasquier al Mugello, “Il minuto di silenzio non serve a niente” fa rivivere il dolore del padre del Sic: “Il mio Marco è morto a Sepang, sul circuito più sicuro. Ai piloti avrebbero dovuto chiedere cosa ne pensavano, prima di schierarli in griglia”. Questo il sunto della struggente intervista rilasciata da Simoncelli, difficile da leggere fino alla fine senza provare quella terribile sensazione di magone, la stessa provata da quest’uomo che da 10 lunghissimi anni lotta per poter sopravvivere, contro un qualcosa che paradossalmente sembra diventare sempre più difficile nonostante il tempo trascorso.

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