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Strapotere Juve, 14 su 15: eguagliato il record europeo di Psg, Barcellona e City. Delusione Spalletti

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La Juventus non si ferma più, a Torino non gioca una delle migliori partite ma porta a casa un risultato assolutamente fondamentale. Delusione Spalletti

14 vittorie su 15 gare di campionato, più 11 sul Napoli (in attesa della gara con il Frosinone) e più 14 sull’Inter battuta 1-0 da una rete di Mandzukic al minuto 66 della ripresa. 90 minuti decisamente alla pari, a tratti in favore dei nerazzurri, capaci di sprecare tutte le poche palle buone concesse dai bianconeri. Nel primo caso è Gagliardini a scagliare sul palo di sinistro su assist di Icardi, poi Perisic e Politano chiudono la serataccia più nera che azzurra, spiegata per filo e per segno da uno Spalletti più spento a fine partita, rispetto al post gara con la Roma. Insomma siamo alle solite, ovvero al Juventus che vince e l’Inter che cerca di capire gli errori commessi, oltre che in fase d’attacco anche in fase di copertura con quell’amnesia sul calcio di punizione che ha portato alla rete del croato. La battuta a sorpresa mentre in molti stanno ancora parlando, sorprende la linea difensiva, con Cancelo libero di guadagnare il fondo, crossare e lasciare che Asamoah si faccia attaccare alle spalle di Mandzukic sul secondo palo. Un gioco da ragazzi mantenere il risultato dopo quel goal, con l’Inter che annaspa per trovare il pari ed Icardi che sbraita per trovare un pallone giocabile, uno che sia uno. Grandi i rimpianti nerazzurri come detto, la classifica ora recita addirittura meno 14 dal primo posto che ovviamente da stasera uscirà dagli obiettivi interisti, al di là della diplomazia, mista alla speranza,  secondo la quale bisogna sempre ricordare che il campionato è ancora lungo.

ALLEGRI: E a proposito di diplomazia Massimiliano Allegri ha parlato senza scomporsi come di consueto (quando lo fa è meglio star lontani), citando non solo i pregi della sua squadra ma soprattutto i difetti: «I ragazzi hanno fatto una bella partita. L’Inter ci ha messo in difficoltà con le mezzali, faticavamo su di loro. Però abbiamo perso palle e rischiato, poteva succedere di tutto. Nel secondo tempo ho messo il 4-4-2 con Mandzukic a sinistra, Dybala è migliorato e abbiamo migliorato correndo davanti concedendo poco a loro e creando noi. Come mai Cancelo a sinistra? Perché Politano era vicino all’area, De Sciglio dava maggiore protezione ed erano più scoperti a destra. All’inizio Mario e Ronaldo erano su Vrsaljkjo, c’era il buco e Politano si inseriva».

SPALLETTI: Come sopra riportato, Spalletti è apparso contrariato a qualsiasi discorso relativo alla partita, una voglia di parlare annullata dai rimpianti per una gara che si poteva vincere, quantomeno sbloccare: «La partita va giocata in un certo modo, volevamo avere un atteggiamento costante considerando che ci sono dei momenti in cui si soffre e altri in cui devi tornare davanti e lo abbiamo fatto abbastanza bene ma ci sono situazioni in cui non si riesce a leggere bene e le interpretazioni sono sbagliate mentre la Juventus non ha sbagliato nulla. Abbiamo concessi troppi palloni in uscita mentre eravamo in possesso, gli abbiamo fatto recuperare noi palla alcune volte e queste cose fanno la differenza. Non siamo riusciti a essere costanti tutta la partita, poi c’è la leggerezza, quello che parla. A volte abbiamo fatto bene, abbiamo fatto più del previsto e questo è un buon segno, ma poi alcune letture individuali sono state approssimative. Invece la Juve anche nella gestione dei falli hanno mostrato esperienza, mentre noi facevamo fallo in maniera banale perdendo tempo». 

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