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Ucraina, Zelensky: “E’ impossibile salvare Mariupol senza aerei né carri armati”

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Trentunesimo giorno di conflitto tra russi e ucraini. Secondo Zelensky, l’Ucraina “sta aspettando troppo a lungo per le armi richieste alla comunità euro-atlantica, è impossibile salvare Mariupol senza carri armati e aerei”. Le forze russe hanno colpito nuovamente il centro di ricerca nucleare a Kharkiv e condotto altri raid su Leopoli. È invece completamente distrutta Chernihiv, dove 44 persone sono rimaste gravemente ferite. Colpito il memoriale dell’Olocausto di alla periferia di Kharkiv: “I nazisti sono tornati esattamente 80 anni dopo”, attacca Kiev. Le autorità ucraine segnalano che è stato respinto un tentativo di sbarco russo a Odessa.

Fonti di stampa inoltre segnalano che le forze ucraine hanno recuperato terreno sul campo, riprendendo il controllo anche di alcuni centri urbani. Secondo il Kyiv Independent le due cittadine di Poltavka e Malynivka sono state liberate, mentre precedentemente aveva reso noto che i militari di Kiev avevano ripreso la città di Trostyanets. Intanto sono 139 i bambini ucraini rimasti uccisi nella guerra dall’inizio dell’invasione russa. Più di 205 sono i bambini feriti.

Le truppe russe inoltre hanno usato bombe a grappolo in una zona residenziale di Krasnohorivka, nella regione di Donetsk: lo ha reso noto il ministero dell’Interno di Kiev su Telegram. Intanto si cerca di creare un “corridoio verde” per donne e bambini dalla cittadina di Slavutych, dove vivono molti dipendenti della centrale di Chernobyl, occupata dalle truppe russe: è quanto l’amministrazione locale sta cercando di organizzare.

Biden durante l’incontro con i rifugiati ucraini a Varsavia ha definito Vladimir Putin un macellaio. Il presidente Usa ha poi ribadito il sostegno americano alla Polonia. “Riteniamo l’articolo 5 della Nato un obbligo sacro”, ha detto riferendosi a quella parte del trattato secondo cui un attacco armato, contro uno o più membri dell’Alleanza, sarà considerato come un attacco diretto contro tutte le parti. Biden ha poi sottolineato come Putin sia un dittatore che “cerca di ricostruire un impero” e “un dittatore non può restare al potere”. Le parole del presidente americano hanno scatenato l’ira del Cremlino: “Trattative più difficili con gli insulti, non decide Biden su chi governa in Russia”.

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