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Rassegna: Nazionale, Gravina torna a commentare le parole di Mancini. Spalletti, fissata la presentazione. Ancelotti, il calcio dal suo punto di vista

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Rassegna stampa di giovedì 24 agosto, la nazionale in primis, le dimissioni di Mancini e le conseguenti parole dell’ormai ex ct azzurro non sono piaciute a Gabriele Gravina, come era facile prevedere. Le sue parole ad Alessandro Bocci e Daniele Dallera sulle colonne del Corriere della Sera arrivano fulminee a Mancini, nonostante la distanza che tra poco si andrà a creare, si perché il tecnico camione d’Europa starebbe per firmare con la nazionale Saudita.”Quelle di Mancini sono state dichiarazioni sconfortanti, inappropriate e offensive nei miei confronti”. Così il presidente della Figc. 

E sempre in tema nazionale, fissata per sabato 2 settembre alle ore 11, presso il Centro Tecnico Federale di Coverciano, la presentazione ufficiale di Luciano Spalletti come nuovo ct.

IL PROGRAMMA- Inizierà ufficialmente tra dieci giorni la nuova avventura di Spalletti alla guida della Nazionale. L’allenatore campione d’Italia in carica è stato ufficializzato come nuovo ct lo scorso 18 agosto dopo le dimissioni di Roberto Mancini. Spalletti ha firmato fino al 2026, vale a dire progetto per Euro 2024 e Mondiali di due anni dopo.Come riporta Sportmediaset, alla presentazione, al fianco dell’ex allenatore del Napoli ci sarà il presidente della Figc Gravina. Nella giornata di venerdì 1 settembre, Spalletti diramerà la sua prima la lista dei convocati per le gare di qualificazioni a Euro 2024 contro Macedonia del Nord (9 settembre a Skopje) e Ucraina (12 settembre a Milano).

Carlo Ancelotti, le sue parole a Radio Serie A

MI DIVERTO- “Mi diverto ancora e mi piace allenare giorno per giorno, trovando nuove soluzioni per la squadra. Il calcio è cambiato molto, ma questo ti spinge ad aggiornarti”.

SUL MILAN- “Difficile che possa tornare a trionfare in Europa perché nel calcio l’aspetto economico è molto importante e competere con chi ha più disponibilità è difficile. Se non si possono comprare i giocatori più forti bisogna fare una programmazione molto più a lungo termine e anche se il Milan quest’anno ha preso giocatori di ottimo livello migliorando la rosa, competere ai massimi livelli è difficile”.

SU MALDINI- “Il milanista per forza di cose è affezionato a Paolo Maldini, figurati uno come me che l’ha avuto da capitano come allenatore. L’addio ha portato delusione, ma ovviamente il club va avanti e resta solo il dispiacere per una bandiera che si allontana dal rossonero. Per la sua conoscenza e capacità può fare quello che vuole nel calcio in futuro”.

SULLA SERIE A- “Il campionato è seguito con grande interesse in Spagna, più della Premier League. Non so chi vincerà, ma Napoli, Inter, Juve e Milan partono in prima fila. Senza le coppe la Juventus sarà molto pericolosa”.

SU OSIMHEN- “Osimhen è uno degli attaccanti più forti in Europa, ma non ci abbiamo mai pensato. Con l’arrivo di Bellingham abbiamo pensato di sopperire in altro modo all’addio di Benzema”.

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